Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2012 alle ore 12:29.

My24
(LaPresse)(LaPresse)

I campioni d'Italia che entrano tra le 16 reginette continentali, le lombarde, che – malgrado due brutti k.o. - restano ancora in corsa (più Milano che Cantù, in verità) per farlo. A due giornate dal termine della prima fase, l'Italbasket può ancora giocarsela sotto i canestri d'Europa. Certo, una cosa è l'autorevolezza messa in mostra da Siena, altra i balbettii milanesi o il fiato grosso di una Cantù stritolata dal girone di ferro e in affanno causa infortuni. Ma tanto vale giocarsela fino alla sirena finale, o almeno finché la matematica non lascia in vita una pur minima speranziella

Siena vola - In Piazza del Campo la prudenza è d'obbligo, perché in pochi s'aspettavano di ritrovarsi, a inizio dicembre, già con tante nuove certezze, dopo la rivoluzione estiva. Eppure la “nuova” Siena vince (5 di seguito in Eurolega, nove su dieci delle ultime gare, a partire dal k.o. con Malaga del 26 ottobre: unico stop la sconfitta interna contro Milano) e convince. Proprio il netto successo sugli spagnoli di Repesa (91-72) ha esaltato una volta di più le qualità della nuova “Siena 2.0” firmata Banchi: difesa asfissiante, ottima circolazione di palla in attacco (da qui alte percentuali da 3 e rimbalzi offensivi), capacità di trovare protagonisti alternativi ai soliti noti (ieri sera 11 giocatori a canestro, 5 in doppia cifra, bene Rasic ed Ortner nella serata-no del folletto Brown). E i margini di ulteriore miglioramento già s'intravvedono, col recupero degli infortunati Eze e Kemp e la messa a regime di Kasun, sempre sotto canestro. Intanto, è arrivato con buon anticipo il via libera per le Top16, che permetterà a Banchi di dosare energie e minutaggi

Milano amletica - La paranoica sconfitta a Vitoria (avanti di 17 punti, poi k.o. di 2, con un secondo tempo da film horror), complica parecchio i piani di Milano. Per esser sicuri di approdare alla seconda fase servono due vittorie, con Zalgiris in casa e Olympiacos al Pireo (ieri i campioni d'Europa son passati a Kaunas 63-77, con 16 punti di Spanoulis): e già i nomi delle avversarie (pur già qualificate) rendono ardua l'impresa . I problemi sul campo sono quelli di tutta questa prima fase d'annata: deficit in regia (Cook incostante, Stipcevic usato a singhiozzo, Giachetti ai margini delle rotazioni), difficile convivenza Hairston-Langford, scarso atletismo, la crisi di Hendrix, la mancanza di concentrazione e determinazione. Fortuna che i 22 punti di Farmar abbiano messo al sicuro il successo dell'Efes a Zagabria (73-81), visto che proprio con croati e baschi all'Olimpia toccherà giocarsi l'ultimo posto disponibile nel girone C. L'auspicio è che la chiarezza fatta da Scariolo sul suo futuro a medio termine con l'addio alla panchina della nazionale spagnola, porti serenità all'ambiente. Intanto un nuovo match-verità (quello di domani in campionato con Sassari al Forum) è però già alle porte.

Cantù spera - Il crollo del Fenerbahce di Pianigiani a Madrid contro il Real (77-61, Mirotic 18), mantiene ancora vive le ultime speranze dei brianzoli di accedere alla seconda fase, malgrado il pesante tonfo a Mosca, sul parquet de Khimki . Possibilità, in verità, soprattutto teoriche, perché Cantù deve battere sia il Real nello scontro diretto casalingo di giovedi prossimo (sperando che i turchi perdano in casa col Panathinaikos), sia poi vincere a Istanbul lo scontro diretto del 13 dicembre . Intanto Trinchieri paga le rotazioni accorciate dagli infortuni di Smith, Aradori e dal mancato completo recupero di Scekic (giocatore davvero utile, che potrebbe regalare rimbalzi e canestri facili). Un innesto in cabina di regia sembra imprescindibile, malgrado i progressi di Tabu

Largo ai giovani(croati)- Nel Barcellona che passeggia a Istabul contro il Besiktas (48-78) da registrare l'esordio di Mario Hezonja, croato di Dubrovnik, classe 1995, ala di 198 cm: per lui quasi 12 minuti in campo e 5 punti. I blaugrana ci puntano forte, visto che l'hanno bloccato con un contratto di 3 anni con opzione per il quarto. Il ragazzotto, miglior giocatore dell'europeo Under 16 vinto dalla Croazia nel 2011 , sembra avere tutte le carte in regola per mantenere le aspettative. E a proposito di croati rampanti, interessanti le cifre che sta raggranellando l'ex milanese (ma ancora controllato dall'Olimpia) Radosevic con la maglia dei lituani del Rytas: 18 minuti per gara, con quasi 10 punti e 3 rimbalzi di media, anche se la sconfitta sul filo (75-74) a Belgrado potrebbe costar cara al Lietuvos, ancora in corsa per la qualificazione proprio con Partizan e Bamberg, ma ora fanalino di coda nel Girone D.  

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi