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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2012 alle ore 15:36.

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Alfio Marchini ospite della trasmissione Rai "In mezz'ora" (ItalyPhotoPress)Alfio Marchini ospite della trasmissione Rai "In mezz'ora" (ItalyPhotoPress)

L'imprenditore romano Alfio Marchini si candiderà a sindaco di Roma. Lo ha annunciato nel corso della trasmissione 'In 1/2 ora' su Raitre. «Lanceremo una lista civica - ha spiegato - che però è il primo passo per un progetto più ampio per la costruzione di un movimento civico metropolitano». Marchini viene considerato vicino al centrosinistra (anche se, confessa, «alle primarie non ho votato») ma spiega che «oggi l'offerta politica e partitica non soddisfa né le mie aspettative né quelle di un 50% di persone che non la trovano adeguata».

«Nella nostra famiglia - ha concluso Marchini - abbiamo sempre avuto una forte passione politica e questo è un elemento che caratterizza la nostra storia. Abbiamo sempre ritenuto importante la politica, sempre espresso il nostro pensiero, il nostro appoggio e la nostra faccia su ciò di cui siamo convinti».

Marchini ha spiegato di non aver votato alle primarie «perché riconosco a tutti e cinque i candidati caratteristiche di grandissima qualità. Avrei votato un puzzle del meglio di tutti e cinque insieme, non era possibile esprimermi per uno di loro in modo netto» anche se «riconosco a Pierluigi Bersani grande coraggio perché si è aperto a una consultazione importante».

Quanto alla decisione di non scendere in campo con il Pd, l'imprenditore romano spiega: «Non c'è nulla di sbagliato nel Pd ma è una casa cui io non appartengo, non sono iscritto. Ci sono molti moderati che non trovano risposta nel Pd. E moltissimi elettori disillusi anche dal fallimento di Gianni Alemanno. Anche io ho sperato che fosse una sorta di Luigi Petroselli della destra».

Marchini parla anche di Beppe Grillo del quale, spiega, «ho un giudizio positivo, è stato capace di creare un movimento di opinione importante che non è antipolitica. Io ho mandato alcuni miei infiltrati a sentire i grillini di Roma. Sono professionisti, consulenti di aziende, gente utile alla città che usa argomenti non demagogici. E poi senza l'esperienza di Grillo avremmo più confusione e ribellione nelle strade. Tuttavia gli mancano le soluzioni pratiche».

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