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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 alle ore 07:41.

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Maratona nella notte sul decreto sviluppo bis. In commissione Industria al Senato è stallo per buona parte della giornata, per una serie di pareri negativi giunti dalla Bilancio e per il caso della proroga trentennale delle concessioni balneari (si veda il Sole 24 Ore del 30 novembre). Poi l'accelerazione notturna, in vista della fiducia in Aula che dovrebbe essere votata oggi.

Tra le proposte bocciate per mancanza di copertura ci sono la proroga di un anno degli incentivi per il solare fotovoltaico e l'estensione ai professionisti delle misure su certificazione e compensazione dei crediti con enti locali, regioni ed enti sanitari. Sulle spiagge, i relatori (Simona Vicari del Pdl e Filippo Bubbico del Pd) difendono l'allungamento al 2045 ma ci sono il parere negativo del governo, i dubbi sollevati dalla Bilancio ed è arrivato anche lo stop da parte dell'Unione europea. Intanto si materializza un nuovo pacchetto di proposte degli stessi relatori e del governo, tra cui l'equiparazione delle regole di distribuzione e vendita per le sigarette tradizionali e quelle elettroniche e l'avvio dal 2014-2015 nelle prime classi della scuola secondaria di primo e di secondo grado dei «libri nelle versioni digitale o mista». Solo nelle scuole del piano "Scuola digitale-Classi 2.0" si partirà in via sperimentale già nel 2013-2014.

L'esecutivo rilancia sull'istituzione dell'Agenzia per la gestione dei fondi Ue, misura che era stata dichiarata inammissibile nel corso dell'esame del disegno di legge stabilità. Con questa novità, sembra configurarsi l'ennesimo ridimensionamento di compiti e risorse del ministero dello Sviluppo economico dopo i vari tasselli persi negli anni scorsi. L'Agenzia, che dovrà svolgere le funzioni di coordinamento, promozione e sorveglianza connesse alla politica di coesione, sarà sottoposta alla vigilanza e all'indirizzo del ministero dell'Economia, assorbendo compiti e personale del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica attualmente attivo presso il ministero dello Sviluppo economico. Ma non basta, perché il dicastero di via Veneto perderà anche una quota significativa di risorse formalmente presenti nel suo bilancio, ovvero quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione (l'ex Fas) che verrà trasferito al ministero dell'Economia. L'Agenzia potrà avvalersi di Invitalia (ex Sviluppo Italia) che viene salvata dalla stretta decisa dalla spending review per le società "in house".

Ieri intanto è stata depositata una nuova versione dell'emendamento Cdp-Fondazioni sulla quale continua il confronto con il governo. Il nuovo testo stabilisce che la Cdp determinerà entro il 31 gennaio 2013 il rapporto di conversione delle privilegiate in ordinarie sulla base di perizie giurate. Se il rapporto non risulterà alla pari, le Fondazioni potranno beneficiare di un rapporto di conversione alla pari versando a Cdp una somma a titolo di conguaglio di importo pari alla differenza tra il valore di un'azione ordinaria e una privilegiata.

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