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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2012 alle ore 11:20.

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«Ho ucciso io mia nipote Sarah Scazzi. Non ce la faccio più a portarmi questo peso addosso, mia figlia Sabrina è innocente». Colpo di scena al processo davanti alla Corte d'assise di Taranto per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, strangolata ad Avetrana il 26 agosto del 2010. Michele Misseri, ascoltato come testimone, è tornato ad accusarsi del delitto, questa volta davanti ai giudici. Quando il contadino di Avetrana ha iniziato la sua deposizione con queste dichiarazioni autoaccusatorie, il suo legale di fiducia, avvocato Armando Amendolito, ha rinunciato al mandato perché le dichiarazioni del suo assistito non collimano con la linea difensiva. Ora l'udienza è sospesa in attesa che il Tribunale fornisca a Michele Misseri un avvocato d'ufficio.

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