Una decisione importante (e anche molto attesa) per mettere ordine in Vaticano

Decisione importante (e anche molto attesa) oggi in Vaticano: Il Papa ha nominato nella carica di prefetto della Casa Pontificia il suo segretario particolare, il tedesco monsignor Georg Gänswein. Prende il posto dell'americano James Harvey, di recente creato cardinale e posto a capo della Basilica di San Paolo.

Gänswein, 56 anni, è da quasi dieci anni a fianco di Joseph Ratinger, prima alla Congregazione per la dottrina della fede e dal 2005 nell'Appartamento papale. Si tratta di un fatto inedito per questa figura: infatti Gänswein - che è stato elevato alla carica arcivescovile - continuerà anche coordinare la segreteria papale, e quindi risulterà a capo di tutta la struttura che lavora attorno al Pontefice e ne guida l'attività pubblica, specie sul fronte delle udienze papali. Da ricordare che Giovanni Paolo II aveva nominato vescovo il suo segretario, ma in quel caso don Stanislao Dziwisz era stato designato «prefetto aggiunto», affiancando l'americano James Harvey, e quindi un gradino sotto.

La nomina, affermano esperti osservatori delle cose vaticane, va vista alla luce dei fatti collegati ai Vatileaks, e a tutte le polemiche che hanno investito l'entourage papale dopo il furto e la pubblicazione di documenti riservati da parte dell'ex maggiordomo Paolo Gabriele, che dalla Prefettura dipendeva. Polemiche che avevano investito lo stesso Gänswein, che ora invece "sale" nell'organigramma pontificio, ottenendo una conferma della piena fiducia di Benedetto XVI e di fatto il ruolo di interfaccia con tutta la Curia, guidata dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.

Originario della Foresta Nera, sportivo e apprezzato teologo, Gänswein è una delle figure più conosciute del Vaticano, visto che appare in tv sempre accanto al Papa, ma rari sono i suoi discorsi pubblici: «Meno vengo messo volutamente in mostra meglio è» ha confidato di recente. Ma il suo ruolo - presente e soprattutto futuro - è destinato a crescere.

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