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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2012 alle ore 08:15.
ROMA
Più militari in provincia di Napoli per combattere le faide sanguinose della camorra. A Scampia, il rione della città campana dove tre giorni fa nel cortile della scuola materna "Eugenio Montale" è stato ucciso Luigi Lucenti, 50 anni, da sicari della camorra, ci saranno invece più forze dell'ordine.
La decisione è stata presa dal comitato provinciale per ordine pubblico e la sicurezza, riunitosi ieri alla presenza del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri che in precedenza aveva visitato la scuola materna. Fin dalla mattina il ministro aveva detto: «Stiamo pensando di intensificare la presenza dei militari». Qualche segnale di perplessità, in realtà, non è mancato. A partire dal sindaco Luigi De Magistris che non ha citato per nulla l'esercito e ha dichiarato: «Auspico che sia rafforzata significativamente la presenza delle forze dell'ordine che a Napoli stanno facendo enormi sforzi».
Scettico sull'uso dei militari anche lo scrittore Roberto Saviano, che spiega a Radio24: «La militarizzazione è insufficiente. Le organizzazioni criminali al massimo sospendono la loro attività. Si sta più tranquilli, ma per poco tempo, ed è una tranquillità militare che dall'altra parte presuppone un'organizzazione che si riassesta».
La riunione del comitato provinciale si è svolta con i vertici delle forze dell'ordine locali ma anche il procuratore Giovanni Colangelo, il vice capo della Polizia Francesco Cirillo e il capo della direzione centrale anticrimine Gaetano Chiusolo. «Le forze di polizia che ci sono già restano sul territorio, in più daremo alla provincia di Napoli delle forze militari che consentiranno di poter liberare ulteriori energie da mandare a Scampia – ha spiegato il ministro dell'Interno – un territorio molto delicato che ha bisogno soprattutto di intelligence e delle presenza di forze dell'ordine che potrà aumentare grazie ai militari che possono essere impiegati in provincia di Napoli».
Poi Anna Maria Cancellieri ha aggiunto che «c'è anche un discorso sociale per rendere più vivibile la zona» e comunque l'escalation di morti nella nuova faida di Scampia - 13 da giugno a oggi - è dovuta «ad una guerra tra bande. I clan sono in difficoltà - ha aggiunto il ministro - e regolano i conti tra loro». In ogni caso, afferma il titolare del Viminale, «le forze dell'ordine stanno lavorando molto bene».
Intanto l'ottava Municipalità, che ha chiesto al governo e al Comune di Napoli l'installazione di 60 telecamere sul territorio, a protezione di scuole, chiese e stazioni del metrò (costo 6 milioni di euro) lancia per l'11 dicembre l'iniziativa di illuminare le scuole durante un incontro di «risveglio delle coscienze» che si terrà nella materna "Eugenio Montale".
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