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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2012 alle ore 16:03.

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Con una schedina da un euro aveva realizzato una vincita da sogno: poco meno di cinquanta milioni. E da allora aveva deciso di non farne mistero, ostentando ricchezza a ogni mossa. Tanto da incuriosire la 'ndrangheta, arrivata come un segugio per spellare la preda.

Questa è una storia che nasce a Cosenza, città di Telesio. Area urbana da quasi centomila anime, nel mezzo di una Calabria che arranca.
Il protagonista è un cosentino misterioso che ad aprile 2011, giocando un solo euro, era riuscito a beccare la sestina magica. Un "sei" da 47 milioni e 400 mila euro. Una delle vincite più alte della storia, con tanto di titoloni sui giornali. Roba da cambiarti la vita, da mandarti fuori di testa.
Una vincita così, però, è sempre meglio tenerla un po' nascosta. Almeno all'inizio. Dare troppo nell'occhio potrebbe incuriosire tutti, anche la criminalità organizzata che negli ultimi anni ha puntato con fare deciso il settore delle lotterie, ottima lavanderie del danaro sporco.

Il fortunato vincitore cosentino, però, ha preferito infischiarsene del basso profilo. Con cinquanta milioni in tasca ha deciso di dare una scossa alla sua vita, dedicandosi alle auto di grossa cilindrata e cercando (inutilmente) la scalata a una società di calcio. Diventare presidente di una squadra, del resto, è uno status symbol in questo Paese.
Tutte mosse azzardate che hanno ingolosito la curiosità dei clan. Quando i picciotti della 'ndrangheta hanno appurato la situazione, gli hanno chiesto il conto. Tutta quella fortuna andava condivisa. E per fargli capire che non intendevano perdere tempo gli hanno bruciato un'automobile.

L'uomo, resosi conto della situazione, ha quindi deciso di lasciare la Calabria, convinto che allontanandosi avrebbe messo a posto le cose. Un'illusione miope. Non aveva fatto i conti con gli infiniti canali della 'ndrangheta. Anche fuori regione sono arrivate le minacce. Da qui la decisione di denunciare tutto. Ora, come scrive Arcangelo Badolati sulla Gazzetta del Sud, è la procura di Cosenza a indagare. Il procuratore Giuseppe Casciaro ha già aperto un fascicolo. E la chiusura indagini sarebbe dietro l'angolo. Intanto, quella vincita da sogno s'è trasformata un po' in un incubo.

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