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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2012 alle ore 13:41.

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È arrivato il 12 dicembre 2012. Il 12 è un numero sacro, e infatti alle 12 era atteso il primo tweet del Pontefice, che in realtà ha anticipato i tempi di mezz'ora. Talmente tanto che gli antichi lo usavano come base per misurare i corpi celesti. Già presso i caldei, i segni dello Zodiaco erano 12. I mesi dell'anno sono 12. 12 furono i discepoli di Cristo, 12 i frutti dello Spirito Santo, 12 le tribù d'Israele, 12 i figli di Giacobbe, 12 volte Gesù apparve dopo la sua morte.

Da un punto di vista strettamente matematico, il 12 è sinonimo di perfezione: sommando 12 volte 30 gradi, si ottengono i 360 gradi della circonferenza. Etruschi e romani suddividevano le proprie divinità in 12 gruppi. Il dio scandinavo Odino aveva 12 appellativi e i rabbini sostenevano che il nome di YHWH fosse composto da 12 lettere. Adamo ed Eva furono espulsi dal Paradiso a mezzogiorno in punto (chissà se anche Dio usò una specie di Twitter per comunicarglielo). 12 sono le pietre preziose della corona d'Inghilterra, 12 le porte della città di Gerusalemme e 12 gli angeli che le custodiranno, secondo l'Apocalisse. Sempre secondo San Giovanni, a Gerusalemme vivranno 12.000 uomini eletti. 12 è il numero di ore in cui è diviso un orologio.

Il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Svariati sistemi numerici e di misura del passato erano su base Dodici – si pensi ad esempio alla dozzina, solitamente associata alle uova, simbolo della creazione. E, ancora, lo scellino (diviso in 12 pence) e il piede (che misura 12 pollici). 12 è il numero della conclusione di un ciclo compiuto, simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette di passare da un piano ordinario a uno superiore, sacro. Quando si compiono 12 anni di vita, solitamente, ci si trova alla fine della fanciullezza e si entra nell'età adulta (i bamboccioni fanno discorso a sé).

Il dodici possiede un significato esoterico molto marcato in quanto è associato alle prove fisiche e mistiche che si devono compiere, per progredire.

Nei primi 12 Arcani del gioco divinatorio dei Tarocchi, è nascosto il numero totale delle figure che lo compongono. Il 12 rappresenta il sacrificio: un giovane è legato a testa in giù su di un albero a forma di T. Le mani sono dietro al corpo, la gamba sinistra è incrociata dietro la destra. La testa sembra irradiare un alone di luce. Lo sfondo è grigio, plumbeo. Costui si è sottoposto volontariamente a un processo da cui emergerà trasformato. Attraverso il sacrificio di sé e il dolore, emergerà un nuovo individuo. Il 12 è difatti simbolo di completezza poiché è somma di 5 (materia) e 7 (spirito), ossia le giuste proporzioni sacre. Attraverso l'accettazione di questo stato, "l'appeso" giungerà a un rinnovamento totale del proprio essere. Ora, però, egli è immobile. Anche se non può agire fisicamente, il suo spirito è libero di lavorare all'interno, su di sé, nel profondo.

La simbologia del 12 è davvero universale: 12 costellazioni, 12 pianeti, 12 fatiche d'Ercole, 12 cavalieri della Tavola Rotonda, l'albero della vita aveva 12 frutti, i sacerdoti 12 gioielli. 12 s'ottiene pure moltiplicando i 4 elementi (aria, fuoco, acqua, terra) per i 3 principi alchemici (zolfo, sale, mercurio). Platone ammetteva l'esistenza di soli 12 dei nella sua "Repubblica". Il 12 è il numero del giusto equilibrio, della prudenza, della forma gracile. Le 12 è l'ora in cui il Sole si trova allo zenit.
Dodici è il numero della saggezza. Quella che deriva dall'esperienza di vita, che permette alla calma di prevalere anche nelle situazioni più turbolente. Chissà che la giornata di mercoledì non sia adatta.

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