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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2012 alle ore 11:37.

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I disagi per i viaggiatori di Trenord non sono finiti: i ritardi proseguono anche oggi, anche se la situazione è in miglioramento rispetto al picco di lunedì.
Così sui forum e sui social network si ipotizzano class action e si chiedono le dimissioni dell'amministratore delegato della società dei trasporti lombarda, Giuseppe Biesuz, che per altro da ieri agli arresti domiciliari per un'altra questione, l'ipotesi di bancarotta per la Urban Screen, di cui Biesuz è stato dirigente fino a qualche anno fa.

Le cause
I problemi per la società nata a maggio dell'anno scorso dalla fusione di Trenitalia e Lenord (in sostanza Stato e Regione Lombardia), che serve 700mila pendolari dell'hinterland milanese, sono scoppiati a causa di un nuovo software informatico entrato in funzione all'inizio di questa settimana e ideato per garantire la fluidità delle 140 nuove corse previste con il passaggio all'orario invernale. A complicare ulteriormente la situazione ha contribuito il passaggio, dal 1° dicembre scorso, al nuovo contratto di lavoro per i 2.800 dipendenti, che prevede più ore (da 7.40 fino a 10). Un'innovazione osteggiata da alcuni sindacati , tanto che gli indici di assenza per malattia di questi giorni sono più alti del solito.
Per motivi ancora da accertare, il sistema ha assegnato a casaccio i macchinisti, con il risultato che alcuni treni sono rimasti senza conducenti, mentre altri ne avevano addirittura cinque, ma nessuno abilitato ad azionare i comandi.

Rientro alla normalità non prima di una settimana
La conseguenza è stata il caos, con decine di cancellazioni e ritardi, che hanno messo in difficoltà i pendolari, molti dei quali rimasti al freddo in attesa dei convogli. Anche la mancanza di comunicazioni, secondo la società, sarebbe dovuta al problema informatico. "In gran parte dei casi", spiega in una nota, "la verifica della corretta attribuzione del personale (macchinista e capotreno) ad ogni singolo treno, necessaria affinché la corsa possa essere operata, avviene immediatamente a ridosso della partenza".
Per i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Fiasa Cisal, Fast e Uglt le cause dei disagi sono da rinvenirsi nel mancato collaudo prima che il nuovo software entrasse in funzione. Tanto che gli stessi macchinisti ieri hanno inscenato una protesta alla stazione di Saronno. Sta di fatto che i disagi proseguono, con la prospettiva di un rientro alla normalità non prima di una settimana.

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