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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2012 alle ore 16:59.

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Anche le elezioni regionali in Lazio si terranno nell'election day con le politiche, insieme alle regionali in Lombardia e Molise. «Finalmente un bell'election day per tutti». Lo ha detto - con una battuta - il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri dopo la decisione del Tar del Lazio che oggi ha preso atto della rinuncia al ricorso da parte del Movimento del cittadino.

Nel Lazio, dunque, non si andrà alle urne il 3 e 4 febbraio. Questa mattina l'avvocato Gianluigi Pellegrino - per conto del Movimento del cittadino - ha presentato al tribunale regionale del Lazio la rinuncia agli effetti del provvedimento che fissava al 3-4 febbraio la data per il voto regionale. Questo apre dunque la strada a un election day per tutti.

Il ricorso al Tar era stato presentato dopo che, nei giorni scorsi, era stata indicata la data del 10-11 febbraio per il voto. Data, secondo i ricorrenti, non conforme a una precedente decisione del Consiglio di Stato che aveva disposto di indire le elezioni per la prima data utile. Il 5 dicembre scorso, il Tar aveva quindi stabilito come prima data utile il 3-4 febbraio, annullando il precedente decreto del presidente della Regione, Renata Polverini.

Ora la scelta di rinunciare agli effetti del provvedimento del Tar da parte del Movimento del cittadino - da cui ha preso le mosse la battaglia legale sul voto in Lazio - permette di superare il vincolo del 3-4 febbraio e dunque di ragionare sulla possibilità di accorpare le varie tornate elettorali, visto che sono chiamate al voto anche Lombardia e Molise e incombono le elezioni politiche.

Resta però fissata per il 18 dicembre la camera di consiglio per esaminare la richiesta con il quale il Codacons chiede l'election day per unire in un unica tornata le regionali nel Lazio e le elezioni politiche.

«Il Tar ha accettato la nostra rinuncia al voto il 3 febbraio, ha preso atto della rinuncia che abbiamo presentato: lo abbiamo fatto a causa della sopravvenuta crisi politica, per non essere di ostacolo al possibile election day il 17 febbraio», spiega l'avvocato del Movimento di difesa del consumatore.

Infine, il presidente della seconda sezione bis del Tar del Lazio dispone di fatto la cessazione degli effetti non solo del proprio del decreto ma anche dei provvedimenti emanati in esecuzione dello stesso dal ministro dell'interno e dal prefetto di Roma.


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