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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2012 alle ore 20:14.

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Un taglio di circa mille posti letto, soprattutto negli ospedali di Roma. E l'impegno a rilanciare le cure sul territorio con 2.500 posti (residenziali e semi-residenziali) da destinare a non autosufficienti, anziani, disabili e a pazienti terminali da attivare entro il 2013. A cui se ne aggiungeranno altri 3500 nel 2015. È questo in sostanza l'effetto del nuovo piano di rientro del Lazio presentato ai direttori generali delle aziende sanitarie dal commissario per la Sanità, Enrico Bondi. L'obiettivo è il raggiungimento di bilancio tra il 2014 e il 2015. Il piano in ogni caso dovrà essere valutato dal prossimo governo regionale che uscirà dalle elezioni previste per febbraio.

Piani operativi entro i primi mesi del 2013
Il piano che nei prossimi giorni verrà presentato alle parti sociali e poi sottoposto alla valutazione del tavolo di verifica dei ministeri affiancanti per l'attuazione del piano di rientro presenta «buone prospettive di raggiungimento del pareggio di bilancio tra il 2014 e il 2015 - si spiega in una nota di Palazzo Chigi - a condizione che l'attuazione avvenga in modo graduale nel corso del prossimo triennio e che i piani operativi vengano approntati sin dai primi mesi del 2013». A essere più colpiti dai tagli - con la chiusura di interi reparti - dovrebbero essere gli ospedali romani San Filippo Neri, Sant'Eugenio e Santo Spirito.

Più territorio, meno letti in ospedali
Con la riqualificazione e riconversione dei posti letto ordinari in posti territoriali di residenzialità e semiresidenzialità saranno attivati, già nel 2013, circa 2500 posti destinati a dare risposta alle persone non autosufficienti, agli anziani, a persone affette da disabilità nonché a pazienti terminali anche oncologici. Altri 3500 posti circa sono programmati entro il 2015. Gli interventi per la rete territoriale prevedono infine il rafforzamento dell'assistenza domiciliare e il consolidamento della dotazione dei posti letto ordinari nei presidi con pronto soccorso.

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