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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2012 alle ore 06:40.

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MILANO
La sanità lombarda ancora nel mirino della procura. Stavolta a muoversi sono state la magistratura e la Guardia di finanza di Varese. Ieri sono state effettuate undici perquisizioni tra cliniche, uffici (tra cui quelli del settore sanitario dentro il palazzo della Regione Lombardia) e abitazioni private. In particolare, la Gdf si è recata nella clinica Miralago di Cuasso al Monte, in provincia di Varese, mentre aveva già acquisito in passato la documentazione della clinica La Quiete di Varese.
Cinque gli indagati: il direttore sanitario lombardo Carlo Lucchina, già coinvolto in altre inchieste tra cui quella relativa alla distrazione di fondi pubblici nella clinica Maugeri (per cui risulta indagato anche il governatore uscente Roberto Formigoni); il presidente della commissione Sanità al Senato Antonio Tomassini (Pdl); due imprenditori edili di Varese, i fratelli Sandro e Antonello Polita; e, secondo le indiscrezioni raccolte da ambienti vicini alla procura di Varese, sarebbe indagata anche una segretaria dell'ex politico democristiano Antonio De Feo, adesso attivo nel settore dell'edilizia sanitaria, la cui abitazione è stata perquisita ieri.
Oggi probabilmente la storia verrà chiarita nei dettagli, chiarendo il ruolo di consulenti, amministratori delle cliniche private e persone di fiducia di politici che intermediavano tra le stesse cliniche e la Regione.
Intanto una prima ricostruzione. Le indagini sono partite almeno due anni fa per approfondire i motivi dei vari dissesti causati dagli imprenditori varesini Polita. Il pm Agostino Abate, titolare dell'inchiesta, già si occupava dunque del fallimento di alcune società che facevano capo ai due fratelli, tra cui quello della clinica privata La Quiete. Gli ultimi crack finanziari a loro attribuibili sono stati quelli dell'Ansafin, proprietaria di un albergo costruito prima dei Mondiali di ciclismo, di un capannone industriale a Induno Olona e, appunto, degli immobili in cui si trova la clinica privata. Proprio nell'ambito delle indagini su presunti reati di bancarotta fraudolenta continuata, falso e truffa ai danni dello Stato sono emersi ulteriori elementi che hanno dato avvio a quest'ultimo dossier, all'interno del quale i reati ipotizzati sono la corruzione e la concussione connessi al sistema di accreditamento e di convenzionamento con il sistema sanitario della Regione Lombardia.
La casa di cura La Quiete è stata intanto rilevata prima dai fratelli Riva e poi dai Sant'Alessandro di Roma. Proprio questi ultimi, nel momento in cui si sono trovati a fare domanda di accreditamento col sistema sanitario regionale, si sarebbero resi conto che qualcosa non tornava con la precedente convenzione con il Pirellone.
Il sospetto della procura è che i contratti tra la clinica privata e la Regione Lombardia fossero forzati, o comunque non corretti, per via dell'intervento del dg Lucchina, originario di Varese. Nell'inchiesta è finito anche il senatore Tomassini, anche lui di Varese, che secondo la procura sarebbe stato vicino ai fratelli Polita. «Ho appreso dalla stampa di essere indagato, ma sono sereno e attendo con fiducia di essere ascoltato al più presto dalla magistratura», ha detto ieri Tomassini.
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L'OPERAZIONE

L'azione
Ieri sono state effettuate undici perquisizioni tra cliniche, uffici (tra cui quelli del settore sanitario dentro il palazzo della Regione Lombardia) e abitazioni private. In particolare, la Gdf si è recata nella clinica Miralago di Cuasso al Monte, in provincia di Varese, mentre aveva già acquisito in passato la documentazione della clinica La Quiete di Varese
Gli indagati
Sono il direttore sanitario lombardo Carlo Lucchina, già coinvolto in altre inchieste ; il presidente della commissione Sanità al Senato Antonio Tomassini (Pdl); i due imprenditori edili di Varese, Sandro e Antonello Polita; e, secondo indiscrezioni, anche una segretaria dell'ex politico democristiano Antonio De Feo
Lo spunto
Le indagini sono partite due anni fa per approfondire i motivi dei vari dissesti causati dagli imprenditori varesini Polita

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