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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2012 alle ore 11:30.
L'ultima modifica è del 20 dicembre 2012 alle ore 10:24.

Via libera del Senato alla Nota di variazione al bilancio e al disegno di legge di Bilancio, che passa ora all'esame della Camera insieme al disegno di legge di stabilità per il via libera definitivo. La commissione Bilancio della Camera esaminerà questa sera dalle 21 il disegno di legge. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che si è riunita nel primo pomeriggio, ha previsto che il governo porrà la fiducia a Montecitorio domani alle 12. La votazione finale sul provvedimento avverrà alle 18.
Il consiglio dei ministri non ha approvato il decreto su liste pulite
Dopo il via libera di Palazzo Madama alla fiducia - 99 voti favorevoli, 55 voti contrari e 10 astenuti - si è riunito il Consiglio dei ministri, che ha approvato, su proposta del ministro dell'Economia, la seconda «Nota di variazioni» al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e al bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015. Questa nota è stata preparata al fine di recepire gli effetti degli emendamenti al disegno di legge di stabilità 2013 nonché al progetto di bilancio, approvati dal Senato. Il Cdm, rileva una nota, non ha potuto procedere all'approvazione del decreto legislativo in materia di incandidabilità perché non sono pervenuti tutti i prescritti pareri parlamentari. In particolare, il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ha spiegato che il governo sta aspettando il parere della commissione Bilancio del Senato.
Testo mostre: un articolo con 554 commi
La legge di stabilità si presenta con un unico articolo e 554 commi. Un testo monstre «illeggibile», secondo le parole usate in passato dal presidente Napolitano. Ai 343 commi della numerazione principale, se ne aggiungono altri 211 indicati come bis, ter, quater, e così via.
Clini: molte cose restano fuori
«I nostri tempi di lavoro erano un po' più lunghi, se avessimo avuto il tempo ordinario saremmo riusciti a concludere le iniziative che avevamo avviato. Purtroppo si é tutto accelerato», ha commentato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. «Molte cose rimarranno fuori e le lasceremo in eredità per la prossima legislatura», ha concluso il ministro.
Arriva la proroga allo stop degli incroci stampa-tv
Il governo accoglie nel maxiemendamento la proroga allo stop degli incroci stampa-tv. Sulla norma, non votata in commissione Bilancio, era stata infatti raggiunta un'intesa politica. La proroga sposta il divieto di incroci proprietari al 31 dicembre 2013.
La discussione si infiamma sulle sale da gioco
La discussione generale sulla fiducia alla stabilità in Senato si infiamma sulla questione delle sale da gioco per videopoker. Il presidente della commissione Bilancio Antonio Azzollini, ha spiegato che la norma non è nel provvedimento bensì nel decreto Tremonti del 6 luglio 2011. Ed alle critiche delle senatrici Emanuela Baio e Anna Maria Mancuso
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