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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2012 alle ore 13:21.

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Il premier Mario Monti è arrivato allo stabilimento di Melfi (Potenza) accolto dagli applausi degli operai. Il professore è stato ricevuto dai vertici della Fiat, il presidente John Elkann e l'ad Sergio Marchionne. Presentando il nuovo piano di sviluppo dello stabilimento Sata che produrrà due mini Suv, Marchionne ha ricordato che la Fiat ha deciso di puntare su Melfi per senso di responsabilità nei confronti dell'Italia. «Possiamo e dobbiamo fare dell'Italia una base per la produzione di veicoli per tutto il mondo», ha aggiunto. «Sarebbe irresponsabile - ha ricordato Monti, facendo riferimento al cammino intrapreso sulle riforme strutturali - e credo nessuno oserebbe farlo, dissipare i sacrifici degli italiani, che hanno capito questa necessità» perché si rischia di far piombare il Paese «in uno stato leggermente nirvanico».

L'ad di Fiat: siamo riconoscenti a Monti
«Siamo riconoscenti a Monti per ciò che ha fatto. L'agenda del suo governo dimostra coraggio e lungimiranza - ha detto l'ad di Fiat - . L'annuncio di Melfi è il primo di una serie di investimenti che faremo anche negli altri stabilimenti. Non chiederemo aiuti pubblici», ha poi aggiunto Marchionne. «L'investimento complessivo della Fiat a Melfi sarà di un miliardo di euro. Sarà l'unico stabilimento al mondo a produrre il piccolo suv Jeep», ha spiegato.

L'ipotesi della scesa in campo del professore
«Oggi, da Melfi, parte un'operazione che non è per i deboli di cuore, ma noi sappiamo che può emergere un'Italia forte di cuore», ha affermato il professore nel suo intervento. Sul piano delle riforme strutturali, ha ricordato Monti, «siamo all'inizio e occorrerà migliorare giorno per giorno». Nessuna indicazione da parte del presidente del Consiglio sulla sua eventuale scesa in campo alle prossime politiche in rappresentanza dei moderati. Probabilmente qualche dettaglio in più su questo aspetto arriverà in occasione della conferenza di fine anno, che si potrebbe tenere sabato o domenica. L'ipotesi ad oggi è quella di un sostegno del professore a tre liste (Udc, Fli e Verso la Terza Repubblica alla Camera, e a un'unica lista al Senato. Monti non dovrebbe candidarsi in maniera diretta.

Marchionne: a Melfi per senso di responsabilità verso l'Italia
Fiat, ha detto Marchionne, è «un'azienda sana e forte». La casa automobilistica chiuderà il 2012 con «un utile della gestione ordinaria di circa 3,8 miliardi e un utile netto sopra 1,2 miliardi». L'ad di Fiat ha confermato il raggiungimento degli obiettivi per quest'anno. Presentando il nuovo piano di sviluppo dello stabilimento Sata di Melfi che produrrà due mini Suv, il manager ha ricordato che la Fiat ha deciso di puntare su Melfi per l'avvio del suo nuovo piano industriale «per il senso di responsabilità che Fiat sente verso il Paese. Se siamo qui oggi è perchè abbiamo scelto la strada del coraggio e la nostra non è una scelta azzardata».

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