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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2012 alle ore 14:45.

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«È stato un anno difficile che poteva portarci molto in basso, a essere eleemnto di frattura della zona euro», ma la «capacità di resistenza della società italiana è stata notevole». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti. ospite di Lucia Annunziata nella puntata di «In mezz'ora» in onda su Raitre. «Amarezze personali direi di no, ma amarezze», perché ad esempio «sul tema delle riforme istituzionali non è che si siano fatti molti progressi». Monti torna a dire che i sacrifici sono stati affrontati «in vista di un futuro più sicuro» e dà atto a partiti e sindacati di una «mediazione notevole» che ha garantito «la forte resistenza della società».

La società civile dice: ci tassate ma andate avanti
Mario Monti ha parlato di «disagio costruttivo» come atteggiamento della «società civile» cui si richiama per raccontare per esempio che «a me e molti ministri ci dicono "ci tassate molto ma andate avanti, perché prendete decisioni e fate politica in modo diverso"».

L'agenda è un'alternativa all'astensione
Mario Monti ha sottolineato le potenzialità della sua agenda come risposta elettorale alternativa «all'astensione o a forze efficaci nell'esprimere la rabbia ma non si sa quanto a tradurla poi in azioni di governo».

Il mio nome per le liste? Sì, ma con garanzie
«Ho detto oggi che posso essere un punto di riferimento» per portare avanti la mia agenda e potrebbe accadere che alcune forze politiche mi «indichino come candidato premier; se questo avverrà, vedrò se ci sono sufficienti forze e garanzie di credibilità nell'impegno perchè io aderisca a queste cosa».

L'Italia conta oggi più di un anno fa
«Non é vero che una agenda particolarmente ostile alle posizioni del Pdl», ha detto Mario Monti. «Quando si dice che il nostro governo o io personalmente saremmo assoggettati alla volontà tedesca o di altri in modo acritico e passivo, questa é una critica che respingo, L'Italia conta più oggi di un anno fa».

Per realizzare le riforme importante un mandato elettorale
Per riuscire davvero a realizzare le riforme necessarie ed esposte nell''agenda Monti, ha detto il premier dimissionario ospite della Annunziata, «è importante un mandato elettorale, politico, che il Paese dica che vuole queste cose perchè siano fatte con vera forza».

Alfano dice no all'accordo? Così c'è chiarezza
Alfano, ospite di SkyTg24, boccia la proposta di Monti di collaborazione sull'agenda erga omnes. «Sono esattamente queste le reazioni che é interessante avere, positive e negative», risponde Monti dagli studi di Raitre. Il presidente del Consiglio dimissionario rileva anzi che «per il Pdl questo é particolarmente interessante, al di là degli atteggiamenti o toni, perché in questa agenda espongo posizioni note da anni sul mio pensiero e sull'azione di questo anno di governo e può darsi benissimo che non ci sia nessuna possibilità collaborazione, su questo nessuno é miglior giudice dell'onorevole Alfano». Resta il fatto che insieme alla «chiarezza» così prodotta, «quando ho avuto l'onore dall'onorevole Berlusconi di vedermi proposta la guida di moderati, nei colloqui con lui e con il segretario Alfano avevo fatto presente che la mia visione di politica economica era questa. Per prendere la guida di un movimento bisogna essere d'accordo su idee».

Anche nel Pdl persone che provano disagio
«Anche nel Pdl potrebbero esserci singole persone che si trovano al disagio e che manifestano volontà di movimento, abbiamo avuto Frattini e Cazzola. Trovo interessante questo scomporsi», ha detto Mario Monti.

Da Bersani nessuna chiusura, ma dialogo
Dalle parole di Pierluigi Bersani nessuna chiusura ma dialogo, ha detto Monti commentando le prime dichiarazioni del segretario del Pd, dopo la conferenza stampa di fine anno del premier. «No, non è una chiusura di dialogo, non mi sembra così», ha detto Monti. «Anzi, mi sembra molto attento al dialogo. non mi sembra un'espressione di cortesia e punto a capo».

Casini è stato il più coerente
«Dobbiamo dare speranza anziché un senso di disgusto», ha detto il premier. L'Udc di Pier Ferdinando Casini «è stato il più coerente sostenitore degli sforzi di questo governo», ha detto Monti. «Lo sono stati anche Pd e Pdl, ma loro con più difficoltà», ha sottolineato l'ex premier. Ha parlato delle forze che si radunano attorno a Italia Futura e di «altri spezzoni che si stanno organizzando».

Fastidi per virgolettati inesistenti
«Onestamente non ho alcun risentimento con la stampa e se oggi ho dato risposte secche era solo per questione di tempo. Ho imparato meglio a conoscere i media e il circuito che li lega alle forze politiche: le cose sono molto più interdipendenti di quanto pensassi». L'unico fastidio «che provo per la stampa è quel vizio di citare tra virgolette quelli che si ritengono i pensieri altrui, anche se non si sono mai manifestati».

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