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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2012 alle ore 15:47.

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1- Ecco che cosa significa portare l'Agenda Monti oltre il 2013
L'intervento di Berlusconi sul Fiscal Compact e la discussione sopra la opportunità o no di richiedere "l'aiuto" del meccanismo anti spread rafforzano l'esigenza che il PD avanzi al Paese una proposta che al tempo stesso dia garanzie circa la volontà e la capacità del Paese di proseguire il cammino di stabilizzazione e rilancio intrapreso negli ultimi mesi e crei le condizioni per l'apertura di quel lungo ciclo di governo riformista che solo può realizzare il radicale cambiamento necessario.

Con l'attacco al Fiscal Compact – indispensabile premessa per tornare a promettere la cancellazione dell'IMU – Silvio Berlusconi evoca la prospettiva di un ritorno all'indietro, quasi a ripetere quanto avvenne nell'estate 2011, quando il Governo italiano – ottenuto il massiccio intervento della BCE per l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano sul mercato secondario – ritenne di non ottemperare alla condizionalità fissata nella lettera della BCE, assistita dal consenso della Commissione e del Consiglio. Con i risultati che tutti ricordano.

Ma è una tentazione presente anche a sinistra, cambiato quel che c'è da cambiare: hanno un significato analogo, se non identico (e, soprattutto, potrebbero condurci ad esiti simili), le iniziative/promesse volte a rimettere in discussione sia l'intervento del governo Monti sul sistema previdenziale sia quello sulla riforma del mercato del lavoro. Ci riferiamo, sul primo terreno, alla mozione unitaria PD-PDL in Commissione lavoro della Camera sul tema degli "esodati", che riteniamo debba essere affrontato con politiche di sostegno del reddito e nella ricerca di nuova occupazione, non tornando alle pensioni di anzianità. Sul terreno della riforma del mercato del lavoro ci riferiamo all'iniziativa referendaria promossa da SEL e IdV, che mina in radice la credibilità di una proposta di alleanza tra PD e SEL che veda quest'ultimo partito protagonista della maggioranza di governo nella prossima legislatura.

2- Il memorandum d'intesa? Scriviamocelo noi
È letteralmente insensato porre la questione della "violazione" della sovranità cui darebbe luogo l'accettazione della condizionalità conseguente alla richiesta di intervento del Fondo europeo anti-spread.
Ciò che va messo in evidenza è che si tratterebbe di condizioni conosciute fin d'ora e corrispondenti al nostro interesse. Perchè in parte conseguenti ad accordi liberamente sottoscritti e già ratificati dal Parlamento; e perchè interamente considerate nelle procedure definite dalla "sessione di Bilancio europea" e fissate nelle "Raccomandazioni" all'Italia della Commissione europea dello scorso 30 maggio, approvate dal Consiglio Europeo di fine giugno e descritte al Parlamento nazionale dal Governo nel luglio scorso.

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