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Questo articolo è stato pubblicato il 26 dicembre 2012 alle ore 13:36.

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«Nell'Agenda Monti ci sono alcune cose condivisibili, altre un po' meno, altre su cui si può discutere». A dirlo è il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in una intervista al Tg2. Nel programma di Monti, ha detto Bersani, «non c'è nulla di sorprendente», mentre «il nostro contiene più lavoro, più equità, più diritti».

Aspettiamo di vedere se sarà sopra le parti
«Ho il massimo rispetto per lui, ora aspettiamo di vedere se sarà sopra le parti e o sceglierà piuttosto una parte. Questo non l'ha chiarito», ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, commentando al Tg2 la "salita" in politica del premier Mario Monti.

Il centro decida cosa fare
«Il Pd é il più grande partito italiano. Il più riformista ed europeista. Il centro decida cosa fare», ha scritto su Twitter il segretario dei democratici, Pierluigi Bersani.

Collaborare con i centristi dopo il voto? Siamo aperti a questa prospettiva
Collaborare con i centristi di Casini dopo il voto? «Noi siamo aperti a questa prospettiva, ma è necessario uscire dalle ambiguità», ha detto il segretario del Pd. «Noi siamo il Pd - ha spiegato - , di gran lunga il più grande partito del Paese, riformista, europeista, aperto, alternativo a Berlusconi. Noi siamo questo, non possiamo dire che si accetta di collaborare con noi se siamo un'altra cosa».

Non temo né Berlusconi né Grillo
Quanto al ritorno di Berlusconi e al fenomeno Grillo, Bersani ha ribadito: «Non temo né Berlusconi né Grillo. Non è una bella notizia per l'Italia che sia tornato il messaggio di Berlusconi».

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