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Questo articolo è stato pubblicato il 26 dicembre 2012 alle ore 18:35.

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Dopo la strage alla scuola di Newtown, l'ennesima consumata negli Stati Uniti, un quotidiano dello Stato di New York, il Journal News, ha deciso di pubblicare online una mappa delle contee di Westchester, Rockland e Putnam, segnalando tutte le persone che possiedono un porto d'armi. In questo modo, il quotidiano ha praticamente schedato circa 44mila persone, inserite con nome e indirizzo nella mappa abbinata a un articolo intitolato The gun owner next door: What you don't know about the weapons in your neighborhood. Una "operazione verità" sui vicini di casa che non è piaciuta a molti: su blog e siti d'informazione sono migliaia i messaggi di americani indignati.

Continua intanto il boom di vendite del fucile mitragliatore AR15, un'arma da guerra praticamente identica al Bushmaster usato da Adam Lanza, l'autore della strage della scuola di Newtown. La ragione è semplicissima: i fan di questa popolarissimo mitragliatore temono che nei prossimi mesi Barack Obama lo possa mettere al bando, così vogliono farlo proprio prima possibile, finché è legale.

«Normalmente ne vendo circa 15-20 al mese, ma in questi ultimi tre giorni ne ho vendute almeno una trentina», racconta un venditore di armi di Randolph, nel democratico New Jersey. Numeri da record forniti anche da Brownells, il fornitore di armi più grande al mondo: questa grande catena riferisce di aver venduto in appena tre giorni fucili AR 15 pari a quelli che ha venduto negli ultimi tre anni. Chuck Nesby, un venditore della Virginia, uno stato dove il fucile di Newtown è ormai esaurito, ironizza sulle prese di posizione del presidente: «Se potessi, darei a Barack Obama il premio di "venditore dell'anno", per quanti affari ci sta facendo fare».

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