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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2012 alle ore 13:10.

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(LaPresse)(LaPresse)

Un po' smagrito dai ritiri e dagli scarsi ricambi dei giovani, lo sci nordico azzurro sta cercando la sua cura ricostituente. Il Tour de Ski, in partenza domani da Oberhof in Germania, sarà l'occasione propizia per lottare nuovamente al vertice? Qualche segnale incoraggiante è arrivato. Soprattutto da Roland Clara, il trentenne altoatesino che in Coppa del mondo a Canmore a metà dicembre ha conquistato un secondo posto, chiudendo quel buco nero di 26 gare senza podi individuali in campo maschile. Piazzandosi alle spalle del francese Maurice Manificat nella skiathlon di 30 km (15 km a tecnica classica e 15 a tecnica libera), Clara ha riportato il fondo italiano in auge almeno nella trasferta canadese.

Il Tour de Ski è la svolta della stagione: sette tappe in nove giorni, 50 km da percorrere in totale per le donne e 90 per gli uomini. In palio tanti punti pesantissimi per la sfera di cristallo. Si comincerà con il prologo di Oberhof, seguito nella stessa località da una prova a inseguimento. Ci sarà uno sprint di 1,4 km in Val Müstair (Svizzera), prima di trasferirsi in Italia. I fondisti correranno tra Cortina e Dobbiaco, poi si sposteranno in Val di Fiemme il 5 e 6 gennaio. Lì si chiuderà la settima edizione del Tour con la tappa più impegnativa, la temuta scalata dell'Alpe del Cermis, nove chilometri con pendenze da brivido, capaci di rivoluzionare la classifica. A precedere la salita finale sarà una prova sulla distanza, 15 km per gli uomini e 10 per le donne, sul circuito che a febbraio ospiterà i Mondiali.

Nella passata rassegna, il migliore degli italiani fu Giorgio Di Centa, quindicesimo e staccato poco più di cinque minuti dal vincitore, lo svizzero Dario Cologna. Nessuna fondista azzurra riuscì a inserirsi nella parte alta del tabellone. L'anno d'oro per i nostri colori fu il 2008, quando Di Centa e Arianna Follis salirono entrambi sul gradino più basso del podio. In campo femminile abbiamo centrato altri due risultati di rilievo, sempre terzi con Follis e Marianna Longa, rispettivamente nel 2010 e 2011. Due atlete che, però, si sono ritirate. Pure Di Centa non è più un ragazzino: 40 anni sulle spalle di un fondista sono tanti, compensati però dall'esperienza e dalla tecnica.

Il friulano sarà il vecchietto della spedizione di 16 convocati dal direttore tecnico, Silvio Fauner. Con lui e Roland Clara, fresco di titolo nazionale ottenuto ai campionati assoluti sul Lago di Tesero, ci saranno tra gli altri anche David Hofer (settimo a Canmore, finora il più costante quanto a piazzamenti), Valerio Checchi, Fabio Pasini e Federico Pellegrino su cui puntare negli sprint; meno nutrita la pattuglia femminile con cinque atlete, guidate dalla campionessa nazionale Virginia De Martin. Tra i protagonisti internazionali, la donna da battere sarà sicuramente la polacca Justyna Kowalczyk, che ha dominato le ultime tre edizioni di fila; l'uomo favorito è Dario Cologna, anche lui con tre Tour nel carniere (2009, 2011 e 2012), che dovrà guardarsi in particolare dal norvegese Petter Northug, già quattro volte sul podio ma mai sul gradino più prestigioso.

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