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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2012 alle ore 07:54.

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Un assegno di tre milioni di euro al mese. Vale a dire una disponibilità di circa 100mila euro al giorno... Finisce così, come rivela oggi il Corriere della sera, la causa di separazione non consensuale tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, un matrimoniio durato 22 anni e un'unione lunga una trentina di anni. La sentenza, dopo tre anni di causa, è stata depositata pochi giorni fa dalla nona sezione civile del Tribunale di Milano.

Un matrimonio cominciato sul finire della prima repubblica, con le foto passate alla storia delle cronache dei due sposini con Bettino Craxi testimone, prima dei guai giudiziari di Tangentopoli. E terminato sul finire della seconda Repubblica, prima dell'esplosione della vicenda escort che ha coinvolto l'ex premier, che pure covava sotto le ceneri da tempo. Molti ricorderanno le dichiarazioni lanciate dall'ex moglie sul marito fedifrago sex addict. Quasi degli avvertimenti: «È malato, ha bisogno di essere aiutato». E poi la lettera a Repubblica di Veronica, il 31 gennaio 2007, sulla «mia dignità di donna» ferita da taluni apprezzamenti del marito durante la premiazione dei Telegatti. La pazienza durò ancora un po'. La causa fu formalmente avviata dalla signora Lario due anni dopo: il 3 maggio 2009 dopo una lettera all'Ansa in cui la moglie del Cavaliere reagiva alle foto che ritraevano il premier alla festa della sconosciuta 18enne napoletana Noemi Letizia («ciarpame senza pudore» ).

Da allora non è stato più possibile recuperare. Le cronache poi hanno fatto venire fuori tutto quello che in quegli anni, a fatica, era stato taciuto. Vallettopoli, le feste ad Arcore, la Minetti, Ruby, Fede e Lele Mora, le Olgettine , e non ultimo il misterioso rapimento del ragionier Spinelli, la «cassa continua del Cavaliere», che elargisce assegni mensili di mantenimento appunto alle ragazze di Via Olgettina. Certo l'assegno è di minore entità rispetto a quanto pattuito con gli avvocati dell'ex moglie: a Ioana Claudia Amarghioale ad esempio, come lei stessa ha dichiarato a un udienza del processo Ruby, Silvio Berlusconi versa per il suo mantenimento 2.500 euro al mese. Ma nessuna sa quante siano le ragazze a cui l'ex premier continua a regalare questi sostanziosi cadeaux.

Il patrimonio finaziario e quello immobiliare del Cav restano fuori dalla sentenza. Secondo il Corsera, «il Cavaliere manterrà la proprietà della villa di Macherio, che secondo le stime vale 78 milioni, e non vedrà modificato il perimetro societario del proprio impero: dopo oltre tre anni finisce in questo modo, con una sentenza depositata in gran segreto il giorno di Natale la causa di separazione non consensuale avviata nel 2009».

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