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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2013 alle ore 20:04.

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Chuck Hagel (s), Barack Obama e John Brennan (d)Chuck Hagel (s), Barack Obama e John Brennan (d)

Il presidente Barack Obama ha confermato la sua scelta dell'ex senatore Repubblicano Chuck Hagel come il nuovo numero uno del dipartimento della Difesa al posto di Leon Panetta. Confermata anche la nomina di John Brennan, attualmente consigliere della Casa Bianca per le strategie antiterrorismo, come capo della Cia al posto di David Petraeus, dimessosi lo scorso novembre lasciando l'incarico ad interim a Michael Morell.

«Chuck Hagel è un eroe di guerra, decorato, un campione per i nostri veterani e le loro famiglie. È il capo che le nostre truppe meritano di avere» ha detto Obama ben consapevole dei veti da destra e sinistra del 66enne del Nebraska, corpo estraneo per i repubblicani già durante la guerra in Iraq perché contrario all'intervento e candido nell'affermare «certo che siamo lì per il petrolio» ma avversato anche dalle sinistra per lei sue battute infelici sui gay, il suo pedigree patria, onore e famiglia. Criticato anche per le sparate contro le «lobby ebraiche». Un maverick, insomma, una testa calda la cui nomina è benedetta dal regista di sinistra Micael Moore. Chi guarda con favore alla sua nomina ne sottolinea invece il realismo e le belle parole che per lui ebbe nel 2006 il senatore John McCain, un repubblicano che sebbene sconfitto nel 2008 da Obam è scampato al disastro del Gop.

Veterano della Guerra del Vietnam, Hagel nasce a North Platte, nella contea di Lincoln in Nebraska, il 4 ottobre del 1946. Sposato con Lilibet Ziller, Hagel ha due figli e vive a McLean, in Virginia. Tra le varie onoreficenze, il successore di Leon Panetta vanta due Purple Heart, le decorazioni delle forze armate Usa, assegnate in nome del presidente a chi è caduto o è rimasto ferito in guerra. Nel decennio tra il 1970 ed il 1980, il futuro segretario alla Difesa fu assistente politico e lobbista, e venne poi assunto, all'inizio degli anni '80, dal Dipartimento degli Affari dei Veterani.

Co- fondatore, nel 1984, di una compagnia di telefonia cellulare, Hagel decise di candidarsi al Senato, con il Partito repubblicano, 17 anni fa, sconfiggendo il suo avversario Ben Nelson, sceso in campo con i democratici. A causa delle sue posizioni ritenute controverse nei confronti di Israele e del suo sostegno al dialogo con l'Iran, si è spesso attirato le critiche dell'ala destra del suo partito. Piu' di una volta, Hagel si è schierato contro l'amministrazione di George W. Bush sul conflitto in Iraq, al quale inizialmente, invece, era favorevole. Dopo due mandati, 5 anni fa, l'ex senatore decise di entrare come professore alla Georgetown University rinunciando a candidarsi per un terzo mandato.

Alla Cia il capo dell'antiterrorismo che sa l'arabo
Altra pedina chiave è il nuovo capo della Cia, dopo le dimissioni senza gloria di David Petraeus ufficialmente per il love affair con la sua biografa ma responsabile anche del disaastro a Bengasi e della morte dell'ambasciatore Stevens. A posto di Petraeus arriva John Brennan, attuale consigliere per l'anti terrorismo, classe 1955, di North Bergen, nel New Jersey, figlio da immigrati irlandesi. Ancora studente, mentre si trovava sull'autobus andando alla Fordham University, fu colpito da un'inserzione di ricerca di nuove reclute per la Cia pubblicata sul New York Times. E pensò che una carriera nell'agenzia di spionaggio degli Stati Uniti avrebbe potuto coniugare la sua voglia di viaggiare con il desiderio di servire il Paese. Alla fine degli anni '70, il futuro direttore della Cia trascorse un anno di studi all'estero per imparare l'arabo, lingua che parla correntemente. Nel 1996 era capo della Cia a Riad, in Arabia Saudita, quando ci fu l'attentato contro le torri di Khobar che costò la vita a 19 militari Usa. Nel 1999 fu nominato capo dello staff di George Tenet, allora direttore dell'agenzia di intelligence americana, mentre nel marzo del 2001 diventò vicedirettore esecutivo della Cia.

Dal 2003 al 2004, Brennan fu direttore del Terrorist Threat Integration Center, mentre nel 2004 e nel 2005 diventò il primo direttore del neonato Centro Nazionale Antiterrorismo. In seguito, e per un breve periodo, Brennan lasciò il suo incarico al governo e diventò presidente dell'Insa, l'Intelligence and National Security Alliance, organismo pubblico-privato che riunisce membri della comunità d'intelligence americana. Obama avrebbe gia' voluto mettere Brennan a capo della Central intelligence agency nel 2008, ma poi vi rinunciò dopo le numerose critiche alle sue dichiarazioni a difesa delle tecniche di interrogatorio della Cia. Il presidente americano lo nominò invece suo consigliere per il terrorismo, incarico per il quale non vi è bisogno della conferma del Senato.

Obama ha detto che ha nominato Brennan «perché sa come garantire la
sicurezza della nostra nazione», «un veterano per 25 anni alla Cia»,aggiungengo che è grandissimo e infaticabile lavoratore: «Non sono neanche sicuro che sia mai riuscito a dormire in questi quattro anni».

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