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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2013 alle ore 07:12.

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Nuove categorie di patente, nuovi requisiti per ottenerle, nuove sanzioni. E anche veste grafica un po' diversa. Ma questa è solo una sintesi: quella che parte da sabato prossimo è una rivoluzione silenziosa delle licenze di guida. La detta la Ue, con le sue due ultime direttive (la 2006/126 e la 2009/113), di cui ha fissato l'entrata in vigore appunto il 19 gennaio.

Per dare un'idea, basta dire che per il recepimento delle direttive in Italia non è bastato un corposo decreto legislativo di un anno e mezzo fa (Dlgs 59/11): la norma modifica tanti articoli del Codice della strada da creare problemi di coordinamento. Per rimediare, c'è voluto un decreto correttivo, approvato in extremis dal Consiglio dei ministri a fine dicembre.
Premesso che chi ha una licenza di guida rilasciata fino al 18 gennaio può continuare a guidare i veicoli per i quali è già autorizzato (sono i diritti acquisiti), per le nuove patenti la maggior parte delle novità sta nelle nuove categorie. In sostanza, viene creata ex novo la AM per motorini e microcar e le altre vengono affiancate da sottocategorie che consentono la guida solo di una parte dei veicoli consentiti a chi ha la licenza relativa a tutta la categoria: la A per le moto aveva già la A1 e ora si aggiunge la A2, mentre la B (per auto), la C (per camion) e la D (per autobus) avranno anche la B1, la C1 e la D1. Per passare da una sottocategoria a quella superiore o alla patente per tutta la categoria occorre sempre un esame (probabilmente solo pratico): non basta più aver maturato l'età, salvo per chi ha i diritti acquisiti.

La AM in pratica rimpiazza i "patentini" (i Cig, certificati di idoneità alla guida, introdotti nel 2003). Quindi gli esami diventano uguali a quelli per la patente A e, soprattutto, diventano applicabili anche le decurtazioni di punteggio se si commettono le infrazioni che le prevedono. L'età minima resta 14 anni. Ma attenti alla guida all'estero: è consentita solo dai 16 anni. Chi ha un Cig può utilizzarlo fino alla naturale scadenza, quando dovrà sottoporsi alla normale visita medica e se lo vedrà sostituire con la patente AM; in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento, si riceverà una patente AM con la stessa scadenza del Cig sostituito.
La patente A1 resta conseguibile a 16 anni e valida per moto e sidecar con motore di potenza massima di 11 kiloWatt, di cilindrata non oltre i 125 centimetri cubi. Si aggiunge un limite nel rapporto potenza/peso massimo: 0,1 kW/kg. Sui tricicli, la potenza non può superare i 15 kW.
La nuova patente A2 può essere presa a 18 anni e consente di arrivare a 35 kW e a un rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg, per i motocicli che non derivano da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima.

Per la patente A come la conosciamo oggi, bisogna aspettare i 20 anni, ma solo se si ha già la A2 da almeno due anni. Inoltre, i tricicli con più di 15 kW si potranno guidare solo dai 21 anni. Chi vorrà prenderla senza aver prima conseguito la A2 dovrà attendere i 24 anni.
Altra nuova patente è la B1, che si può prendere a 16 anni e, oltre ad "assorbire" la AM (e non anche la A1), abilita a guidare quadricicli non leggeri ma di potenza fino a 15 kW e massa a vuoto che non superi i 400 kg (550 per i veicoli merci), escludendo dal conteggio le batterie se il veicolo è elettrico.

Anche per la B cambia qualcosa: "assorbe" sempre solo la AM, mentre abilita a guidare i veicoli della A1 e i tricicli oltre i 15 kW solo in Italia (i tricicli solo dai 21 anni); quelli della B1 si possono guidare solo nello Spazio economico europeo (che comprende la Ue più Norvegia, Islanda e Liechtenstein). Novità anche per il traino dei rimorchi, che vengono incontro soprattutto a chi ha vetture pesanti come i Suv: il limite dei 750 kg per la massa massima autorizzata può essere superato, a patto che la somma con quella del veicolo non superi i 4.250 kg e comunque se si va oltre i 3.500 occorre una prova pratica di abilitazione. Per superare i 4.250 kg occorre la BE, con la quale il rimorchio non può però superare i 3.500 kg.

Per i mezzi pesanti, debuttano le patenti C1 e D1. In sostanza, hanno lo stesso valore delle attuali C e D prese rispettivamente a 18 e 21 anni, cioè abilitano fino a una massa massima fino a 7.500 kg. E infatti la C1 e la D1 si possono conseguire a 18 e 21 anni, mentre la C e la D "piene" diventano conseguibili solo a 21 e 24. Più complesso l'intreccio con la carta di qualificazione professionale, per la quale si attendono chiarimenti ministeriali.

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