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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2013 alle ore 21:24.

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Quindici giorni, o poco più, all'avvio del Sei Nazioni 2013. L'Italia, fresca di definitiva promozione all'Olimpico, esordirà domenica 3 febbraio ospitando la Francia. Partita a dir poco difficile, giocata però con il sostegno di un pubblico che si preannuncia comunque consistente, e di almeno 400 fan davvero d'eccezione.

La federazione italiana, infatti, ha deciso di consegnare un "cap" (il berrettino simbolo della presenza in Nazionale) anche a tutti gli azzurri del passato. Il numero complessivo degli atleti che hanno rappresentato l'Italrugby ammonta a 627 giocatori e, visto che si risale indietro nel tempo di oltre 80 anni, molti saranno rappresentati dai loro eredi. Ad ogni modo, già 400 hanno dato la loro disponibilità: riceveranno il prestigioso simbolo nella mattinata e, prima del match, si troveranno a bordo campo a cantare l'inno di Mameli. Con quali brividi di emozione (per loro, ma anche per gli spettatori) è facile immaginare.

Gli azzurri giocheranno tre partite in casa (con Francia, Galles e Irlanda) e devono ottenere almeno un successo. Il buon comportamento nei test match autunnali - vittoria su Tonga, resistenza più che dignitosa contro gli All Blacks fino a un quarto d'ora dalla fine, sconfitta di stretta misura con l'Australia - concede di sperare in un bottino ancora migliore.
Altri obiettivi si pone la joint venture creata tra Coni Servizi e Fir: se l'anno scosso il ricavato complessivo degli incontri del Sei Nazioni all'Olimpico (contro l'Inghilterra sotto la neve e contro la Scozia) fu di circa 4 milioni di euro, quest'anno - a sentire Raffaele Pagnozzi, ad di Coni Servizi e candidato favorito alla presidenza del Coni – con tre partite a disposizione si punta a raggiungere quota 5,3 milioni. Non si può pretendere che, soprattutto in tempo di crisi, i molti sostenitori del rugby italiano che abitano al Nord si concedano un tris di trasferte, e non si pensa, realisticamente, che il tutto esaurito ottenuto nella scorsa stagione contro la Scozia e a novembre con la Nuova Zelanda si possa ripetere. Ma si punta a ottenere la presenza di circa 180mila spettatori (possibilmente tutti paganti…) nell'arco dei tre match.

Il Sei Nazioni 2013

Prima giornata
Sabato 2 febbraio: Galles-Irlanda; Inghilterra-Scozia
Domenica 3 febbraio: ITALIA-Francia
Seconda giornata
Sabato 9 febbraio: Scozia-ITALIA; Francia-Galles
Domenica 10 febbraio: Irlanda-Inghilterra
Terza giornata
Sabato 23 febbraio: ITALIA-Galles; Inghilterra-Francia
Domenica 24 febbraio: Scozia-Irlanda
Quarta giornata
Sabato 9 marzo: Scozia-Galles; Irlanda-Francia
Domenica 10 marzo: Inghilterra-ITALIA
Quinta giornata
Sabato 16 marzo: ITALIA-Irlanda; Galles-Inghilterra; Francia-Scozia

I convocati Azzurri
I 30 giocatori convocati per i primi due incontri (tra parentesi, club di ppartenenza e presenze in nazionale)
Piloni: Castrogiovanni (Leicester Tigers, 91), Cittadini (Benetton Treviso, 16), Alberto De Marchi (Benetton, 4), Lo Cicero (Racing-Metro Paris, 98), Rizzo (Benetton, 5)
Tallonatori: Ghiraldini (Benetton, 48), Giazzon (Zebre Rugby, 5)
Seconde linee: Furno (Narbonne, 6), Geldenhuys (Zebre, 33), Minto (Benetton, 2), Antonio Pavanello (Benetton, 13)
Terze linee: Robert Barbieri (Benetton, 27), Derbyshire (Benetton, 16), Favaro (Benetton, 16), Parisse (Stade Francais, 91), Vosawai (Benetton, 10), Zanni (Benetton, 69)
Mediani di mischia: Botes (Benetton, 8), Gori (Benetton, 19)
Mediani d'apertura: Burton (Benetton, 18), Orquera (Zebre, 29)
Trequarti: Benvenuti (Benetton, 23), Buso (Zebre, 1), Gonzalo Canale (La Rochelle, 77), Garcia (Zebre, 25), Iannone (Benetton, 1), Masi (London Wasps, 72), McLean (Benetton, 41), Sgarbi (Benetton, 23), Venditti (Zebre, 9)

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