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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2013 alle ore 11:28.

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Fabrizio Corona (LaPresse)Fabrizio Corona (LaPresse)

Fabrizio Corona è ancora irreperibile dopo la condanna a cinque anni di reclusione per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali ai danni del calciatore David Trezeguet.

Il fotografo dei vip, che era in affidamento ai servizi sociali al momento della firma del mandato d'arresto, doveva rincasare entro le 21 di ieri sera nella sua abitazione. Gli accertamenti della Polizia proseguiranno ancora per qualche ora, ma già nel pomeriggio Corona potrebbe essere dichiarato formalmente latitante.

L'appello della famiglia: consegnati alla giutizia
«Fabrizio, siamo affranti. Con la poca lucidità di cui disponiamo in un momento così drammatico, ovunque tu sia, ti chiediamo di tornare al più presto e consegnarti alla giustizia». Questo l'appello che la famiglia Corona rivolge a Fabrizio, reso noto all'agenzia ANSA, dal fratello minore Federico.

I vicini: «Speriamo che l'arrestino, faceva solo casino
Subito dopo il la conferma del verdetto, la procura generale di Torino ne ha disposto l' arresto, ma la polizia di Milano, che da alcuni giorni stava monitorando i suoi spostamenti, lo ha visto l'ultima volta, ieri, entrare in una palestra di corso Como. Poi, più nulla. Nel palazzo dove abita, poco lontano, nella zona della movida milanese, non è stato notato. Tra i vicini, comunque, c'è chi non lo rimpiange: «speriamo lo arrestino presto - dice uno di loro - faceva solo casino».

I precedentiguai con la giustizia
Con il verdetto, la Suprema Corte ha reso definitiva la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Torino, il 6 gennaio 2012, nel processo nel quale l'ex titolare dell'agenzia Coronas' - fallita - era imputato per estorsione aggravata e trattamento illecito dei dati personali ai danni del calciatore franco-argentino David Trezeguet, quando vestiva la maglia della Juve. Dall'ex atleta bianconero, Corona si era fatto dare 25 mila euro per non pubblicare le foto che lo ritraevano in compagnia di una ragazza che non era la moglie, con la quale aveva passato una notte dopo una serata nella movida milanese. Per questa vicenda, inizialmente, Corona fu prosciolto ma la Cassazione lo rinviò nuovamente a processo ritenendo le accuse gravi e fondate.
Dopo aver appreso il verdetto la Procura generale della Corte di Appello di Torino, con un atto firmato dal pg Vittorio Corsi, ha subito chiesto l'arresto di Corona che non può più usufruire di alcun beneficio per evitare il carcere dal momento che, adesso, ha sulle spalle una pena complessiva ben superiore ai tre anni entro i quali si possono ottenere le misure alternative. Il fotografo catanese - condannato definitivamente anche a un anno e cinque mesi per altri episodi di estorsione ai danni di altri vip e per spendita di banconote false - era per questo sotto controllo, per evitare il rischio di fuga proprio in vista della decisione del Palazzaccio.

I problemi giudiziari per Corona, comunque, non sono finiti qui. Lo scorso giugno, ad esempio, la Corte di Appello di Milano lo ha condannato ad altri tre anni e dieci mesi per bancarotta e frode fraudolenta. Secondo i pm, l'ex fidanzato di Belen Rodriguez - ed ex marito di Nina Moric - ha frodato il fisco per 3,8 milioni di euro attraverso un giro di fatture false. Anche su questo filone di inchiesta, prossimamente, dovrà pronunciarsi la Suprema Corte.


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