Le Entrate: niente redditometro per i pensionati

«I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro, che è uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l'evasione "spudorata", ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire». Lo segnalano le Entrate, in un comunicato stampa diffuso a fine mattinata che torna nuovamente a precisare i meccanismi di funzionamento del nuovo strumento di verifica: dai link che seguono è possibile raggiungere

- il testo del decreto che dà il via al redditometro 2013;

- le tabelle con i consumi («Contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva») che finiranno sotto la lente delle Entrate;

- la composizione dei nuclei familiari («Tipologie di nuclei familiari e relative aree territoriali di appartenenza»).

Nell'ambito del redditometro dovranno quindi finire solo i casi più eclatanti di scostamento tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita, ricostruito attraverso i consumi. «Si tratta - spiega il comunicato diffuso questa mattina dalle Entrate - dei casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto» (da questo link la mini-video guida al redditometro).

Le Entrate ribadiscono infine i chiarimenti forniti nel corso della settimana, riportati sul Sole 24 Ore del 18 e 19 gennaio. «A conferma di quanto detto - spiega infatti l'Agenzia - sia il chiarimento fornito nei giorni scorsi, ossia che già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12mila euro non saranno prese in considerazione; sia la convenzione annuale con il ministero dell'Economia, in base alla quale l'Agenzia delle Entrate dovrà effettuare ogni anno 35mila controlli utilizzando il redditometro. È ovvio che l'azione sarà efficace se diretta a individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso».

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