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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2013 alle ore 15:46.

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Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha indicato all'Europarlamento che la riduzione delle tasse «è una esigenza», è auspicabile aggiungendo che la via da seguire è la riduzione della spesa pubblica. «La revisione della spesa pubblica è un obiettivo che dovrebbe essere perseguito dal prossimo governo», ha sottolineato Grilli nel corso di un'audizione oggi a Bruxelles davanti alla commissione economica del Parlamento europeo. Ha detto che la leva fiscale è stata usata dal governo Monti più di quanto avrebbe voluto, ma le misure di austerità sono state inevitabili per ristabilire la credibilità del paese. Grilli ha spiegato che «ciò non significa che non sappiamo che il settore pubblico va ridimensionato per permettere un calo delle tasse».

Imu, tassa estesa a tutti, ma con aliquota dimezzata per la prima casa
Con l'Imu, ha spiegato Grilli rispondendo a una domanda sull'Imu, la tassa sulle abitazioni «è stata estesa a tutti», dato che prima della sua introduzione «non c'era la tassa sulla prima casa». L'imposta municipale unica «ha esteso la tassa a tutte la abitazioni, ma con una differenza: un'aliquota dimezzata per la prima casa». E ha aggiunto: «le tasse non piacciono mai a nessuno, e quindi è chiaro che l'opinione pubblica non festeggi».

Le riforme
«A livello nazionale i paesi dell'Unione europea hanno compiuto straordinari sforzi di consolidamento accompagnati da riforme strutturali. Da questo punto di vista ritengo che l'Italia rappresenti un buon esempio», ha affermato il ministro dell'Economia, nel corso dell'audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo, oggi a Bruxelles. L'Italia è ora «un paese diverso che sta cambiando profondamente» con le «riforme non reversibili» approvate negli ultimi mesi dal governo Monti. Per Grilli «la strada non terminata», ma «tutte le istituzioni responsabili sapranno portare avanti questo processo». Tuttavia, ha sottolineato, l'andamento della crescita italiana resta insufficiente.

La recessione terminerà nel primo trimestre dell'anno
La recessione in Italia «dovrebbe terminare nel primo trimestre dell'anno, con una ripresa maggiorata nella restante parte» del 2013., ha ribadito il ministro dell'Economia Vittorio Grilli. «Il maggior contributo arriverà da esportazioni e investimenti».

«Non ci sarà una manovra»
«Non ci sarà alcuna manovra perchè l'obiettivo è aggiustato per il ciclo e quindi quando si ha un bilancio in pareggio in termini strutturali non si deve appesantire l'economia con altre manovre», ha poi detto Grilli.

Per risolvere i problemi del Paese serve un'azione continua
«Questo governo ha affrontato il problema strutturale in modo molto ampio, e non vedo aree che non siano state toccate» da questo esecutivo, ma per risolvere i problemi del paese «serve un'azione continua e progressiva», ha detto Vittorio Grilli, sottolineando che «l'ammontare delle riforme da fare é molto profondo». Per cercare di rendere l'idea Grilli fa ricorso all'esempio delle perforazioni del terreno. Per risolvere tutti i problemi strutturali italiani «dobbiamo traforare l'area fino a un chilometro di profondità, noi in alcune aree abbiamo traforato solo per pochi metri«.

È atteso un avanzo primario del Pil del 3% già nel 2012
«Nel 2012 il Pil dovrebbe registrare una contrazione del 2,4%«, e tale tendenza «dovrebbe terminare nel primo trimestre del 2013», ha detto il ministro dell'Economia. «A contribuire al rilancio saranno le esportazioni e gli investimenti», ha detto il ministro.

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