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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 12:31.

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Negli Usa le biblioteche sostengono l'alfabetizzazione digitaleNegli Usa le biblioteche sostengono l'alfabetizzazione digitale

Le biblioteche contribuiscono all'accesso online e convivono con la diffusione degli ereader digitali. Il 53% della popolazione negli Stati Uniti ha visitato almeno una volta durante un anno gli spazi che custodiscono la conoscenza dell'umanità e diventano, inoltre, un punto di partenza dove superare il divario digitale nei collegamenti al web, in particolare per le minoranze etniche. Uno studio del Pew Internet ha esplorato le abitudini di chi frequenta le biblioteche pubbliche negli Usa.

È un'indagine che esamina in modo approfondito i comportamenti degli utenti. Un quarto naviga online attraverso connessioni Wi-Fi o dalle postazioni fisse. La maggior parte conduce ricerche scolastiche o per lavoro sul web (66%), esplora internet (63%) oppure consulta la posta elettronica (54%). Anche un motore di ricerca come Google deve molto ai libri: l'intuizione iniziale delle formule matematiche che permettono di scandagliare l'universo digitale deriva da un'attenta analisi dei meccanismi delle citazioni nelle bibliografie e da similitudini con i link tra le pagine web.

Coloro che accedono al sito online di una biblioteca cercano nei cataloghi (82%) o vogliono ottenere dati (72%). Ma è adoperato anche per trovare informazioni su eventi (48%), leggere recensioni (30%), chiedere un prestito o scaricare ebook (22%). Il pubblico interrogato durante lo studio del Pew Internet dichiara inoltre di essere molto interessato ad applicazioni software per smartphone e tablet che siano in grado di facilitare l'assistenza in tempo reale oppure di utilizzare il gps in modo da trovare materiali fra gli scaffali.

Che le biblioteche siano un ponte per superare il divario digitale di chi non può permettersi un abbonamento per navigare sul web è confermato da un'altra analisi del Center for an Urban Future. Indica che a New York sono state 40,5 milioni di persone a visitarle e delinea un percorso per ampliare i confini attraverso la capacità di fornire un collegamento a internet, varare corsi di formazione per gli adulti in cerca di lavoro e integrare gli immigrati.

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