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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 14:01.
«Il generale che ha come preoccupazione la mia sicurezza mi ha pregato di non andare nelle piazze preferendo i luoghi chiusi. Questo governo, invece, apprestandomi io a compiere un giro d'Italia con grande tempestività mi ha ridotto la scorta». Lo ha detto Silvio Berlusconi, ospite di '28 minuti' su Radio 2. Fonti del Viminale hanno smentito: sta avvenendo in questi giorni il passaggio dagli 007 dell'Aisi al Viminale della responsabilità di tutelare Silvio Berlusconi. Non sarebbe però previsto alcun taglio nel livello di protezione, che sarebbe quello massimo previsto per personalità a «rischio imminente ed elevato».
E sulla vicenda del divorzio Berlusconi nega di aver recentemente incontrato Veronica Lario per parlare della questione del dvorzio ma, intervistato da Radiodue, sottolinea che la vedrà presto perché quella emessa dal tribunale di Milano è una sentenza "irrealistica". "C'è stata una sentenza inaspettata - dice - e irrealistica e credo che dovrò addirittura intervenire in questa situazione. Prima avevo lasciato fare agli avvocati, non mi ero mai messo di mezzo, non avevo mai nemmeno parlato né con i miei figli né con mia moglie. Penso che prossimamente inconterrò mia moglie e parleremo di questo fatto". L'incontro negli scorsi giorni, sostiene, "non c'è stato", "credo ci sarà un incontro prossimamente, ma ce ne sono stati diversi anche con i miei figli. Ci sentiamo al telefono con una certa regolarità anche perché chiamo quotidianamente per sentire i miei nipoti".
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