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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 11:37.

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«Sarebbe positivo rompere questi residui legami». Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, intervenuto ad Agorà su Rai 3, parlando del rapporto tra politica, fondazioni e banche con riferimento allo scandalo "Mps-derivati". «Dopodiché dobbiamo riconoscere che le fondazioni hanno garantito una certa stabilità in una fase turbolenta mentre altri azionisti ne danno meno. Cominciamo a vedere se le muraglie cinesi tra il ruolo degli enti locali e delle fondazioni sono sufficienti».

I limiti del localismo
Per il segretario del Pd inoltre «questo localismo ha impedito a quella banca di dire veniamo via dal controllo, mettiamoci dentro la grande ristrutturazione del sistema bancario. Questo è stato un limite del localismo. Nell'ultima fase la banca ha cercato di darsi una dimensione, ma lo ha fatto a prezzi altissimi - ha aggiunto il leader del Pd - in un momento in cui stava arrivando la grande crisi».

Alla Lega: «Si ricordi di Credit Nord»
Poi una risposta al segretario della Lega, che sta sparando a zero sull'operazione di salvataggio del governo con il varo dei Monti-bond: «A Maroni che ha parlato a nome della Lega dico solo una parola: Credit Nord», la banca legata al Carroccio salvata nel recente passato. «Il Pd non c'entra niente», ha ripetuto Bersani. Mps, ha ricordato, «ha un governo, una fondazione con gli enti locali, e questo fatto non è un'esclusiva di Siena, anche a Verona per esempio è così.

Gli enti locali hanno un potere di indirizzo e non di gestione, ed anzi il comune di Siena ha lavorato al cambiamento». Il problema, secondo il segretario del Pd, sono i prodotti derivati: «Abbiamo sempre chiesto una limitazione drastica di questo strumento - ha sottolineato - ma non avendo la maggioranza in Parlamento non ci siamo riusciti. Se vogliono fare la campagna elettorale con questo, non gli basterà».

D'Alema: «Il Pd non è il sindaco di Siena»
Sul tema è intervenuto anche Massimo D'Alema: «L'amministrazione comunale di Siena certamente, essendo parte della fondazione Monte dei Paschi, si occupa del Monte dei Paschi, é naturale sia così, questo é il suo compito. Nel senso che la proprietà é posseduta da una fondazione di cui sono soci gli enti locali. In questo non c'é nulla di scandaloso. Il Pd non si é mai occupato del Monte dei Paschi. Il sindaco non é il Pd, é eletto dal popolo, é un'istituzione, non c'é nulla di scandaloso e strabiliante. Mentre il Pd non si é mai occupato del Mps, il sindaco se ne é occupato e in particolare il sindaco Ceccuzzi é stato quello che ha chiesto oltre un anno fa un ricambio totale al vertice della banca e lo ha fatto anche sfidando le resistenze che lo hanno portato alle dimissioni. Sono i fatti, non vedo perché ci si debba arrabbiare».

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