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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 17:21.

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Un anno fa, esattamente il 25 gennaio 2012, ci fu un'altra scossa di terremoto in Emilia, la prima di due che non provocarono vittime ma fecero danni e molta paura, un prodromo di quello che, dal 20 maggio in poi, quando i morti ci furono, divenne quello che è definito il "Sisma Emilia".

Nel primo caso il cuore del sisma, di magnitudo 4.9, era stato localizzato tra Brescello, Poviglio e Castelnovo Sotto, nel Reggiano; due giorni dopo, alle 15.53, un sisma di magnitudo 5.4 aveva avuto per epicentro l'Alto Appennino parmense, tra Corniglio, Berceto e Monchio delle Corti.

Due scosse forti, dunque, ma anche profonde, molto più di quella principale del 20 maggio: 33 chilometri la prima, ben 60,8 chilometri la seconda. Tra gli edifici più danneggiati da quelle due scosse ravvicinate ci fu la Reggia di Colorno; nella prima scossa rimase danneggiata anche la chiesa di Brescello, il paese di Peppone e don Camillo nella Bassa reggiana, dove alcuni calcinacci caddero in chiesa.

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