Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 09:28.

My24

Sono alte quasi uguali e non sono certo due amazzoni, non sono modelle in abito da tennis, non finiscono un giorno sì e uno no sulle copertine delle riviste di moda. Sara Errani e Roberta Vinci sembrano una coppia di ragazze normali, soltanto che, insieme, hanno vinto tre titoli del Grande Slam, l'ultimo dei quali oggi a Melbourne.

Per portarsi a casa il major australiano hanno sconfitto la coppia di casa formata dalla sedicenne Ashleigh Barty e da Casey Dellacqua. Tre set senza soffrire troppo per aprire la stagione nel migliore dei modi e confermare che non occupano la vetta del ranking di doppio per caso.
Partite bene con un break in apertura, le azzurre riuscivano a contenere l'immediata reazione delle australiane, annullando ben 4 palle del contro-break ( tre delle quali consecutive) e portandosi sul 2/0. A quel punto, si potevano issare agevolmente sul 3/1 per, poi, chiudere il primo set per 6/2.

Archiviata la prima frazione, le italiane mettevano a segno un nuovo break, lanciandosi verso una vittoria sempre più a portata di mano. Questa volta, però, le "aussie" non si lasciavano sorprendere e, tornate in parità sul 2/2, incominciavano a dare battaglia sul serio. Il match si faceva più equilibrato e le padrone di casa, approfittando di alcuni errori di troppo delle nostre, strappavano loro il servizio e pareggiavano i conti, chiudendo il secondo set con il punteggio di 6/3.

Mentre il ritorno delle australiane accendeva l'entusiasmo del pubblico, la coppia Barty/Dellacqua riusciva a togliere ancora una volta la battuta alle azzurre nell'avvio del set decisivo. A quel punto, però, Sara Errani trovava la forza e la precisione per reagire immediatamente, restituendo il favore alle avversarie dopo aver messo a segno un passante e uno smash spettacolari. Sul 3/2, poi, le italiane riuscivano a strappare nuovamente il servizio alle rivali alle quali, da quel momento, non avrebbero concesso più nulla finendo per aggiudicarsi anche l'ultima frazione per 6/2.

Errani e Vinci diventano, così, la prima coppia tutta azzurra della storia a sollevare il trofeo degli Australian Open (Flavia Pennetta aveva vinto a Melbourne, nel 2011, ma insieme all'argentina Gisela Dulko). Per le nostre è il terzo Slam conquistato in meno di un anno. E pensare che fino a 12 mesi fa Sarita e la sua compagna erano quasi sconosciute tra i non appassionati di tennis. Qualche buon risultato lo avevano anche ottenuto ma niente che lasciasse presagire un'esplosione di questa portata. E poi, fino a quel momento, i riflettori erano tutti puntati su Schiavone e Pennetta, che stavano realizzando imprese mai viste prima nel tennis femminile italiano.

Ma proprio su questi stessi campi, esattamente un anno fa, Sara Errani raggiungeva i quarti di finale, fermata soltanto dalla seconda testa di serie Petra Kvitova mentre, in coppia con l'inseparabile Vinci, approdava addirittura in finale.

Da quel momento in avanti le due hanno fatto segnare un exploit dopo l'altro. Finalista a Parigi, la Errani mostrava tutto il suo talento e le sue doti tattiche e agonistiche che l'avrebbero portata ad accedere alle semifinali di Flushing Meadows nonché a qualificarsi per il master di fine anno. Roberta Vinci, meno forte della compagna nel singolare, sarebbe riuscita comunque a entrare nella top-15 del ranking mondiale. Ma è proprio nel doppio che le due avrebbero fatto davvero faville. Conquistato il titolo degli Internazionali d'Italia, si sarebbero lanciate in una straordinaria parabola che le avrebbe condotte a trionfare a Parigi, New York e Melbourne, dove pochi giorni fa hanno sconfitto persino le sorelle Williams.

Memorabile, infine, il derby tutto azzurro giocato tra le due ai quarti di finale degli Us Open 2012. Le amiche che, dopo tante battaglie combattute insieme, non riuscivano a trovare la cattiveria necessaria a sfidarsi sul campo. Un match povero sul piano spettacolare ma che ha messo in luce tutta la carica umana di due ragazze "normali", capaci di regalare agli appassionati i primi quarti di finale tutti italiani a Flushing Meadows.

E proprio ora che le stelle di Schiavone e Pennetta si stanno appannando, Errani e Vinci si sono dimostrate prontissime a raccogliere il testimone. A loro il compito di portare, oggi, la bandiera di un tennis femminile che non smette di stupire e di entusiasmare gli appassionati di casa nostra.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi