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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2013 alle ore 08:12.

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ROMA
Dalla richiesta di Oscar Giannino di tenere lontana la politica dalla gestione delle banche, fino alla proposta del Pdl di limitare eventuali salvataggi solo a tutela dei risparmiatori. Passando per l'appello di Rivoluzione civile a estendere l'Imu agli immobili delle fondazioni bancarie e quello del Movimento 5 Stelle di vietare gli incroci azionari banche-sistema industriale e di introdurre la responsabilità degli istituti sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite. Il tema banche è presente nei programmi di quasi tutte le coalizioni in corsa per le prossime politiche, anche se non in posizione di primo piano. È assente nel programma "L'Italia giusta" di Pier Luigi Bersani (Pd), mentre "L'Agenda per un impegno comune" del premier Mario Monti tocca l'argomento solo per segnalare come il settore sia uno di quelli toccati dalle liberalizzazioni nell'ultimo anno. Anche se i due leader, sulla scia della vicenda Mps, hanno ieri chiarito la loro posizione: «In prospettiva credo sia positivo rompere il legame» fondazioni-banche, ha detto Bersani; mentre Monti ha precisato di aver «sempre fatto proposte e raccomandazioni contro la commistione tra banche e politica.
È il Pdl a dare più spazio all'argomento banche nel suo programma di 35 pagine, con un capitolo ad hoc titolato "Le banche hanno avuto tantissimo, ora diano". Oltre alle iniziative già citate, si parla di «Separazione e/o specializzazione tra banche di credito e banche di investimento», di «rivedere i parametri troppo rigidi di Basilea 3» e di appoggio a «nuove forme di finanziamento e sostegno alle imprese: private equity, venture capital». Si cita anche una «moratoria su rate di mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi, con adeguamento del piano di ammortamento alle capacità economiche del debitore» e di «favorire nuovo accesso al credito per famiglie, giovani e imprese». Infine si sottolinea che «i finanziamenti della Banca Centrale Europea alle banche italiane devono essere destinati prioritariamente al credito per famiglie, giovani e imprese». Le dieci proposte di Fare per Fermare il declino, di Oscar Giannino, sono le uniche che già prima dello scandalo Mps mettevano in evidenza come non rappresenta una «vera privatizzazione quando si vende alle fondazioni bancarie». Ieri Giannino ha lanciato la sua proposta: lo Stato ricapitalizzi Mps, per risanare la banca e poi privatizzarla in modo trasparente e redditizio per lo Stato stesso.
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Le priorità
PD
«In prospettiva credo sia positivo rompere il legame» fondazioni-banche, ha detto Bersani. Ma l'argomento istituti di credito è assente nel programma
PDL
È il Pdl a dare più spazio all'argomento banche nel suo programma: tra le proposte, limitare eventuali salvataggi solo a tutela dei risparmiatori
LISTA MONTI
L'Agenda Monti cita le banche come settore toccato dalle liberalizzazioni. Ieri il premier ha detto di essere «contro la commistione tra banche e politica»

MOVIMENTO 5 STELLE
M5S propone di vietare gli incroci azionari banche-sistema industriale e di introdurre la responsabilità degli istituti sui prodotti proposti
RIVOLUZIONE CIVILE
Sull'argomento istituti di credito, l'appello di Rivoluzione civile di Antonio Ingroia è quello di estendere l'Imu agli immobili delle fondazioni bancarie
FERMARE IL DECLINO
Fare per Fermare il declino già prima dello scandalo Mps sottolineava come non rappresenta una «vera privatizzazione quando si vende alle fondazioni bancarie»

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