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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2013 alle ore 19:32.
"Il fenomeno delle morti improvvise, specie in ambito sportivo e soprattutto tra giovani atleti, e' sempre piu' frequente; oltre 50.000 persone all'anno sono colpite in Italia da morte improvvisa, di questi circa 5.000 muoiono improvvisamente in eta' giovanile a causa di malattie congenite, patologie che spesso rimangono silenti per anni o non vengono diagnosticate in modo tempestivo".
Lo sottolinea il ministro della Salute Renato Balduzzi, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare dei deputati del Pd Lino Duilio e Guido Melis, e Radicali Maria Antonietta Coscioni e Maurizio Turco, che chiedevano di conoscere i dati concernenti il fenomeno delle morti improvvise in ambito sportivo. Una questione che torna d'attualita', alla luce delle ultime notizie relative alle indagini sulla morte in campo del pallavolista Vigor Bovolenta, avvenuta circa un anno fa.
Si tratta di cifre che non provengono direttamente dal ministero della Salute, in quanto "non in possesso di specifici dati statistici concernenti il fenomeno delle morti improvvise in ambito sportivo", ma sono stati resi noti dal dipartimento della Gioventu' della presidenza del Consiglio.
"Genericamente -spiega ancora il ministro nella risposta- si puo' affermare che questi eventi, spesso legati dalla cronaca alla pratica sportiva, si verificano piu' frequentemente negli uomini di eta' inferiore ai 35 anni e nei dilettanti, piuttosto che negli atleti di alto livello agonistico, inoltre il numero dei decessi varia nei diversi Paesi a seconda della tipologia di sport piu' praticati e la patologia cardiovascolare che ne e' causa varia in rapporto all'eta' dell'atleta".
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