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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2013 alle ore 06:39.

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Lo scandalo Barcenas sulle tangenti al Partito popolare è arrivato a coinvolgere anche Mariano Rajoy. Il nome del premier spagnolo compare più volte nei documenti diffusi ieri dal quotidiano El Pais che proverebbero l'esistenza di una contabilità parallela tenuta dai tesorieri del Partito popolare - Alvaro La Puerta e appunto Luis Barcenas - dal 1990 al 2009.
Secondo quanto risulta al Pais, il partito conservatore avrebbe ricevuto finanziamenti illeciti per almeno 33 milioni di euro, in gran parte provenienti da grandi imprese di costruzioni negli anni del boom immobiliare: per il quotidiano spagnolo sarebbero citati Ohl, Fcc Construccion e Mercadona. Nelle carte pubblicate, a questi finanziamenti, mai dichiarati, si sono affiancati nel tempo e con regolarità versamenti a favore dei leader dello schieramento conservatore: capi del partito e ministri.
Le accuse di fondi neri, i sospetti che ci siano sotto anche tangenti e favori ai costruttori spagnoli stanno facendo traballare il Governo spagnolo che già deve fare i conti con le pressioni dei mercati sul debito pubblico, con il Paese in recessione e il tasso di disoccupazione al 26%, e con il risanamento di bilancio concordato da Bruxelles. Proprio gli aumenti delle tasse e i tagli alla spesa che hanno colpito soprattutto il pubblico impiego e il welfare hanno fatto crollare ai minimi il consenso degli spagnoli nei confronti dell'Esecutivo conservatore.
I documenti che accusano il popolari altro non sono che i quaderni di Barcenas, nove casse di annotazioni che l'ex tesoriere ed ex senatore conservatore ha portato via dalla sede del suo Partito quando ha capito di essere imputato nel caso Gürtel, un'altro scandalo di tangenti che coinvolge la formazione di Rajoy. Lasciato solo dopo vent'anni di obbediente militanza nel Partito Barcenas è stato messo alle strette dal giudice Pablo Ruz che sta seguendo l'inchiesta sul caso Gürtel, aperta nel 2009 da Baltasar Garzon, e che ora potrebbe allargare l'indagine. Barcenas ha dovuto ammettere di aver accumulato nei conti svizzeri 22 milioni di euro (pur affermando di averli ottenuti attraverso alcune sue attività non legate alla politica), la metà dei quali riportati in patria approfittando dello scudo fiscale voluto dal Governo Rajoy.
I quaderni elencano giorno per giorno le cosiddette donazioni ricevute e in perfetta partita doppia riportano le spese, con il nome dei beneficiari. E alcuni versamenti dalla contabilità segreta al Banco de Vitoria, poi assorbito da Banesto nel 2003. Ci sarebbero secondo El Pais riferimenti a Rodrigo Rato, già direttore dell'Fmi, ma anche a esponenti politici come Jaime Mayor Oreja e Maria Dolores de Cospedal. Rajoy avrebbe ricevuto una somma di 25mila euro all'anno per un totale di circa 250mila euro. Al premier sarebbero stati pagati dal Partito cravatte e abiti.
A poco servono di fronte alle carte pubblicate dal Pais le smentite e i silenzi del Partito popolare. «La nostra contabilità è chiara, unica, trasparente e pulita», ha dichiarato il segretario del partito Maria Dolores de Cospedal. «Non abbiamo nulla da nascondere», ha insistito la numero due dei conservatori, ricordando che la contabilità del partito è regolarmente sottoposta alla Corte dei conti. La scorsa settimana lo stesso Rajoy aveva annunciato «un'indagine interna con audit esterno per fare chiarezza e dimostrare la nostra correttezza». Il Partito popolare intanto ha convocato per sabato prossimo il comitato esecutivo nazionale: si tratta di un vertice deciso d'urgenza, il secondo dall'inizio dell'anno, per rispondere alle accuse di corruzione sempre più pressanti uscite dallo scandalo Barcenas.
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LO SCOOP
L'accusa
Il quotidiano El Pais ha pubblicato ieri documenti esclusivi secondo i quali l'attuale premier Mariano Rajoy dal 1997 al 2008 riceveva fondi annuali di 25mila euro: non solo: in alcuni conti occulti figurano anche spese per vestiti e cravatte. Denaro e regali venivano elargiti a lui (all'epoca vice e poi segretario del Partito popolare) e ad altri esponenti del Pp da imprenditori. Nel mirino è anche Luis Barcenas, l'ex tesoriere popolare, scoperto con conti svizzeri per 22 milioni di euro. Il tutto, rivela El Pais, annotato su un libro contabile parallelo a quello ufficiale. «Il partito popolare - ha replicato il segretario generale Maria Dolores de Cospedal - ha un solo libro contabile dove tutto è chiaro e trasparente e sottoposto alle autorità ufficiali»
I problemi di Rajoy
Economia sotto zero
Nell'ultimo trimestre del 2012 il Pil spagnolo è sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dell'1,8% sullo stesso periodo del 2011. La Spagna ha così chiuso l'intero 2012 con un calo dell'attività economica dell'1,4%.
Mariano Rajoy ha ammesso che il deficit spagnolo è rimasto nel 2012 sopra il 7% del Pil. La Banca centrale ha espresso dubbi sulla possibilità di portare, come concordato, il disavanzo al 6,3% del Pil nel 2013
Meglio i conti con l'estero
Unica nota positiva i conti con l'estero: in novembre il surplus delle partite correnti è salito a 1,8 miliardi, con un calo del deficit nei primi 11 mesi da 33,6 a 13,1 miliardi

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