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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2013 alle ore 16:16.

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Giovanni e Walter Burani (Ansa)Giovanni e Walter Burani (Ansa)

Condannati a 6 anni per bancarotta fraudolenta Walter e Giovanni Burani. Padre e figlio, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Mariella Burani Fashion Group erano imputati per il crack della casa di moda emiliana. La sentenza e' stata emessa dai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Milano con il collegio presieduto da Piero Gamacchio. Il pm della Procura di Milano Luigi Orsi aveva chiesto per entrambi gli imprenditori una condanna a 9 anni di reclusione ciascuno.

Al centro del processo il fallimento delle tre società Mariella Burani fashion group, Mariella Burani family holding e Burani designer holding. L'accusa nei confronti dei due imprenditori, padre e figlio, è di bancarotta fraudolenta aggravata. Il pm, nella sua ricostruzione della vicenda, aveva definito la gestione del gruppo "una antologia di come non fare impresa" con i Burani che hanno messo in atto "una sistematica frode" attraverso una società quotata a Piazza affari (Mariella Burani fashion group) e parlato "di una attitudine criminale molto significativa".
Sempre secondo l'impianto accusatorio che ha trovato riscontro nella sentenza di oggi "non siamo di fronte a un imprenditore che disperato in un momento di difficoltà compie un atto scellerato, ma siamo di fronte a una gestione di impresa illegale" nella quale "i bilanci sono stati sistematicamente manipolati, pompati".
Le attenuanti generiche sono state concesse per il comportamento processuale, in quanto i due imputati sono stati presenti a quasi tutte le udienze del processo iniziato il 13 dicembre 2010 davanti ai giudici.

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