Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 11:40.

My24
(Ansa)(Ansa)

L'allarme del Cun, Consiglio Universitario Nazionale, è di soli quattro giorni fa: studenti in fuga dalle università, in un decennio abbiamo perso 58mila matricole. Ma è davvero così? Non proprio a giudicare dai dati dell'ufficio statistico del Miur. Il calo di immatricolazioni ha riguardato soprattutto gli iscritti "tardivi", cioè gli over 22. E il trend appare comunque sovradimensionato perché fa il confronto con un anno come il 2003/2004 che era in pieno boom da lauree triennali. Spostando le lancette avanti o indietro di qualche anno il fenomeno esce ridimensionato. Tant'è che alcuni atenei sono tuttora in crescita.

INTERVISTA/Fantoni (Anvur): entro giugno i migliori atenei per la ricerca

La discesa degli over 22
Analizzando l'andamento delle immatricolazioni dal 2000 in poi emerge più di una sorpresa rispetto allo scenario offerto dal Consiglio universitario nazionale. Il primo è che la diminuzione ha interessato soprattutto gli over 22. Nell'anno accademico 2000/2001 le matricole erano 284.142, di cui 45.615 con 22 anni o più. Dal 2001/2002 è soprattutto questo secondo gruppo che ha cominciato a crescere esponenzialmente: 63.660 nel 2001/2002, 68.802 nel 2002/2003 fino al picco di 71.236 nel 2003/2004. Vale a dire l'anno su cui si concentra l'analisi del Cun. Che è anche quello in cui le lauree triennali introdotte sulla spinta del processo di Bologna toccano i propri livelli massimi di aficionados. Salvo poi perdere progressivamente appeal. Si arriva così ai 28.043 iscritti over 22 del 2011/2012. Con una perdita di oltre il 50% rispetto al 2001/2002 e addirittura del 61% rispetto al 2003/2004.

Stabili le matricole più giovani
Se ci si concentra sui ragazzi freschi di diploma il quadro è molto differente.E la perdita di immatricolati ne esce decisamente ridimensionata. Gli iscritti all'università con un'età compresa tra i 18 e i 21 anni erano 238.527 nel 2000/2001 e sono via via saliti ai 267.642 del 2004/2005. Da quel momento è cominciata la discesa. Che si è rivelata però molto più lenta di quella degli over 22, fino ai 250.823 del 2011/2012. Limitandosi a esaminare le scelte dei 19enni la fotografia è ancora diversa. Rispetto al 2000/2001 le matricole sono addirittura aumentate, passando da 160.853 a 181.353. Un dato che è ancora più evidente se parametrato alla popolazione complessiva di 19enni. Nel 2000/2001 il 25,4% sceglieva di proseguire gli studi; oggi il 29,5 per cento. Con un calo di appena l'1,5% rispetto alle "vette" del 2003/2004 e 2004/2005.

Gli atenei in controtendenza
I numeri complessivi non dicono ancora tutto perché ci sono alcuni atenei che hanno guadagnato presenze a fronte di altri che le hanno perse. Anche nell'ultimo anno. Ragionando per aree geografiche è soprattutto il Sud (Roma inclusa) ad avere lasciato sul terreno matricole laddove diverse università del Nord hanno guadagnato iscritti. Si pensi alla statale di Milano o a Ca' Foscari a Venezia. In ascesa anche i politecnici, a cominciare da quello di Torino.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi