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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2013 alle ore 15:54.

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All'età di 12-13 anni, otto bambini su dieci navigano regolarmente su internet. E se si prende in esame la più ampia fascia che va dall'età prescolare alle medie (dai 5 ai 13 anni), la percentuale resta comunque ragguardevole: nel 2012 il 44% ha navigato almeno per tre ore nel 2012, contro il 33% dell'anno prima. Sono i dati di una ricerca di DuepuntoZero Research-Doxa, che il ceo Federico Capeci presenterà stasera a un incontro sul tema dei "Bambini digitali", organizzato da Ing DIrect.

Nel 57% dei casi, afferma la ricerca, i bambini navigano sul web senza i genitori. Questi ultimi sono propensi a cedere ai figli i loro device: il 70% di coloro che hanno un tablet permette ai bambini di utilizzarlo, spesso anche in totale autonomia (16%). E quattro volte su dieci "cedono" ai figli il proprio smartphone.

«Le nostre ricerche, tra cui Doxa Junior che monitora il rapporto dei bambini con i media da oltre 20 anni, ci dicono che l'accesso a internet in Italia è sempre più libero», spiega Capeci. «Sono 14,5 milioni le famiglie con la possibilità di accedere al Web, che, nel 2012 ha registrato un accesso medio mensile di 28,3 milioni di individui, molti dei quali under 13. E la percentuale di bambini tra i 5 e i 13 anni che utilizza Internet è destinata a salire».

C'è da preoccuparsi? «L'utilizzo del mezzo informatico da parte dei più piccoli non può e non dev'essere impedito - spiega Carlo Trionfi, psicologo dell'età evolutiva della Cooperativa Minotauro - E' invece necessario procedere fin dalla prima infanzia verso un'educazione all'uso del computer e del web che possa prevenire fenomeni di dipendenza da internet o di ritiro sociale all'interno della rete. Noi genitori non siamo nati nel mondo di internet e siamo quindi degli immigrati in questo nuovo mondo».

Proprio la sicurezza sul web è al centro della ricerca del Moige, il Movimento italiano genitori. Da questa é emerso che 9 minori su 10 (l'87,8%) navigano in rete quotidianamente. Nel particolare, il 39,4% utilizza il computer portatile mentre invece il 29,9% usa il mezzo dalla propria camera da letto: pratica scelta soprattutto da bambini in fascia d'età 11-13 anni (38,6%).

«I nostri nuovi dati dimostrano quanto sia necessario far capire ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai nonni, quali insidie può celare la rete, primi tra tutti la pedopornografia e il cyberbullismo, pericoli reali e non virtuali che possono danneggiare in maniera grave l'integrità e l'incolumità dei nostri figli. Occorre, pertanto, massima attenzione da parte di tutti, famiglie e educatori, per diffondere la cultura dell'uso corretto di internet», ha dichiarato la presidente del Moige, Maria Rita Munizzi.

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