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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2013 alle ore 16:24.

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«Crozza sarà a Sanremo. A questo punto, Berlusconi non ha tutti i torti». Così Massimo Giletti, conduttore di L'Arena, programma contenitore della domenica pomeriggio, protagonista di un'intervista scontro con Silvio Berlusconi alla vigilia della campagna elettorale. Il riferimento è al fatto che il fondatore della Casa della libertà si è lamentato del Festival in campagna elettorale. Maurizio Crozza, comico di Ballarò su Rai3, sarà presente durante la prima serata del Festival al via martedì. E come a prevenire qualsiasi obiezione Fabio Fazio garantisce libertà per l'artista «Abbiamo deciso: Crozza la prima sera! Cosa farà? quello che vuole», scrive il conduttore in un tweet. Crozza di solito fa satira politica e si chiede quali temi e quali personaggi toccherà.

Fino a qualche giorno fa sembrava un festival in tono minore, pochi soldi e pochi ospiti. Nell'ultima settimana, invece, il 63esimo Festival di Sanremo ha riconquistato le prime pagine dei giornali e si appresta, nella migliore delle tradizioni, a stare al centro dell'attenzione del Paeseper una settimana, con tutti gli occhi e gli obiettivi puntati addosso. Merito di qualche pedina mossa al momento giusto che differenzia nettamente il festival di quest'anno da quello delle gestioni precedenti quando erano fondamentalmente i nomi dei superospiti, spesso ben pagati, a catalizzare l'attenzione. Stavolta superstar non ce ne saranno, causa l'austerity, la prima parola chiave del Festival 2013.

Tra le poche star annunciate, Carla Bruni: l'aver chiamato l'ex premiere dame è una mossa astuta visto che, oltre ad avere un disco in promozione, Carla' è alla sua prima uscita in Italia dopo l'uscita di scena del marito Sarkozy. Arriverà con lo strascico di critiche da parte di politici di centrodestra e delle famiglie delle vittime, accusata di aver dato, a suo tempo, un appoggio al terrorista Cesare Battisti. Ma se mancheranno forse i nomi da copertina ci saranno molti ospiti che saranno funzionali al racconto televisivo di Fazio, che cucirà i momenti di musica e di risate: Roberto Baggio, le top model Bianca Balti e Bar Refaeli, l'etoile Eleonora Abbangnato nella giuria di qualità presieduta dal premio Oscar Nicola Piovani, Beppe Fiorello in versione Domenico Moguno, Caetano Veloso, Asaf Avidan, Daniel Harding, Anthony degli Anthony and Johnson.

Ma ad illuminare mediaticamente il festival a pochi giorni dal suo inizio ci ha pensato la politica, che quasi sempre e' entrata a far parte della storia del Festival e quest'anno sembrava disinteressarsene. C'erano state polemiche vibranti sulla data di inizio della rassegna ma, una volta confermata la partenza al 12 febbraio, tutti erano d'accordo. Fin quando Silvio Berlusconi prima del weekend ha realizzato da un lato che le conferenze stampa dei leader di partito che andranno in onda su Rai2 contro la serate del festival, come è toccato alla sua per sorteggio, saranno penalizzate e che a Sanremo ci saranno una serie di comici non proprio affini alla sua parte politica: Maurizio Crozza, Neri Marcorè, Claudio Bisio, Serena Dandini (nella giuria di qualità) e, soprattutto, lei Luciana Littizzetto, la primadonna del Festival.

Fazio l'ha presa con ironia rispondendo su twitter alla protesta del cavaliere che chiedeva lo spostamento del Festival. «E dove lo spostiamo?». Insomma Berlusconi, che ha fatto balzare il festival sulle prime pagine dei giornali e nei titoli di testa dei tg si è trovato a diventare controvolgia il miglior testimonial della kermesse.

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