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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 18:04.

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L'imminente uscita di scena di Papa Ratzinger al centro anche delle celebrazioni per l'84mo anniversario della stipula dei Patti Lateranensi, in corso oggi a Palazzo Borromeo a Roma. «La ringraziamo in questo momento particolare, siamo sotto l'impressione di questo avvenimento», ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, rivolgendosi al capo dello Stato Giorgio Napolitano, giunto nel pomeriggio all'ambasciata italiana presso la Santa Sede per il vertice Italia-Vaticano. «Il Signor Presidente - ha aggiunto Bertone - avrà modo di salutare personalmente il Santo Padre in udienza speciale».

Napolitano: dimissioni Ratzinger ed elezioni, periodo di cambiamenti»
Le dimissioni di Ratzinger dal soglio pontificio ritornano anche nelle risposte di Napolitano alle domande dei giornalisti: «È un periodo di cambiamenti, uno dei quali del tutto imprevisto e di grande portata», ha spiegato riferendosi priorio alle dimissioni del Papa, altri «corrispondono alla normalità della vita democratica», come le prossime elezioni italiane. «Bisogna avere anche il senso della normalità di questa dialettica democratica», ha poi concluso.

Delegazioni di alto livello
Affollate, come da tradizione, le celebrazioni dei Patti lateranensi. Nella sala della nostra sede diplomatica Napolitano si é seduto al centro con il segretario di Stato Bertone alla sua destra e il presidente del Senato Schifani a sinistra, mentre il premier Mario Monti si é seduto tra Bertone e Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Il segretario di Stato era accompagnato dal sostituto, monsignor Angelo Becciu, dal segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, e dal suo sottosegretario, monsignor Ettore Balestrero. Presenti all'incontro anche il cardinale Attilio Nicora, e il segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata.

L'ambasciatore Greco: «Clima malinconico»
A "fotografare" il clima del vertice le parole dell'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, secondo cui era evidente «una certa malinconia di fondo, che ha fatto da sfondo a questo tradizionale appuntamento per la celebrazione dei Patti Lateranensi». Per una strana coincidenza di cose - ha proseguito l'ambasciatore conversando con i giornalisti - «molte delle persone che oggi sedevano intorno al tavolo, il presidente della Repubblica o lo stesso segretario di Stato, l'anno prossimo non ci saranno. È stata l'ultima presa di contatto tra i due paesi nella formazione attuale».

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