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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 12:34.

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(Reuters)(Reuters)

L'Unione Europea si mobilita per contenere lo scandalo sulla carne di cavallo spacciata per carne di manzo. Un summit dei ministri dei sedici Paesi coinvolti, convocato per domani dalla presidenza di turno irlandese, discuterá delle "misure necessarie a livello Ue per gestire in modo definitivo" la frode alimentare. Si prevede l'approvazione dell'obbligo di etichettare i prodotti specificando il Paese di origine e l'introduzione di test piú rigidi e piú frequenti. La presidenza irlandese ha anche fatto sapere che il problema dei controlli sulla complessa catena di produzione degli alimenti sará il tema centrale della prossima riunione dei ministri dell'Agricoltura dei 27 prevista per il 25 febbraio.

Intanto in Gran Bretagna, dove é scoppiato lo scandalo con la scoperta di percentuali anche del 100% di carne equina in lasagne, hamburger e spaghetti al ragú confezionati "con carne di manzo", é stata convocata per oggi un'altra riunione di emergenza di autoritá politiche e sanitarie e rappresentanti dei produttori, distributori e rivenditori. La questione sará anche dibattuta in Parlamento oggi pomeriggio su richiesta dell'opposizione laburista.

La Food Standards Agency (Fsa) ha chiesto ai supermercati di condurre test di controllo anche su prodotti pronti di carne di pollo e di maiale per escludere il pericolo di "contaminazioni". "Bisogna controllare tutti i prodotti contenenti carne, - ha detto Catherine Brown, chief executive dell'Fsa. – La prioritá immediata sono prodotti di carne di manzo, ma é necessario fare attenzione a tutta la catena alimentare."

Il rischio di "contaminazione incrociata" temuto dall'Fsa dà allo scandalo anche una dimensione religiosa perché musulmani, ebrei e induisti non possono mangiare carne di maiale o di manzo. Il mese scorso era stato scoperto che la carne presunta ‘halal' servita a detenuti musulmani nelle prigioni britanniche in realtá conteneva maiale. In futuro si prevede che il Governo chiederá ai rivenditori di condurre test ogni tre mesi e renderne noti i risultati per tranquillizzare i consumatori.

Si attende con ansia intanto di sapere con certezza se i prodotti della Findus e di altre marche ritirati dal mercato contenevano tracce di fenilbutazone o ‘buta', un farmaco per cavalli considerato pericoloso per gli esseri umani. Tesco, la maggiore catena di supermercati britannica, ha dichiarato di non avere trovato alcuna traccia del farmaco nei propri prodotti, ma ha ammesso che oltre alle lasagne e agli hamburger anche gli spaghetti al ragú congelati contenevano il 60% di carne equina.

Tutti questi prodotti erano forniti da Comigel, la societá francese che produceva anche le lasagne Findus e che esportava in sedici Paesi europei. Tesco ha detto di avere terminato il contratto con Comigel: "Il livello di contaminazione riscontrata dimostra che Comigel non rispettava le metodologie di produzione che Tesco esige e quindi non acquisteremo piú da loro," ha fatto sapere il gruppo in un comunicato. Comigel a sua volta dichiara di essere stata ingannata dai suoi fornitori – da Francia, Romania, Cipro e Olanda - e intende far causa.

In Irlanda, dove lo scandalo aveva avuto origine il mese scorso con la scoperta di carne equina negli hamburger congelati destinati al mercato britannico, i produttori di carne bovina stanno conducendo controlli a tappet per rassicurare i consumatori e continuare ad esportare. Il test del Dna é l'unico modo per distinguere la carne macellata di manzo da quella di cavallo.

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