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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 14:05.

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Il quorum per essere eletto Papa è "quota 78", i due terzi dei 117 elettori (salvo defezioni dell'ultimo minuto). È questa la soglia da raggiungere, e già si fanno i conti sulle possibili correnti, i grandi elettori e i gruppi geografici. Diverse sono le personalità che spiccano sopra le altre, ma tra tutti spiccano i cosiddetti "ratzingeriani", porporati vicini al Papa dimissionario (alcuni dei quali da lui stessi creati cardinali), che negli ultimi due anni sono stati chiamati il "Partito dell'Appartamento", per distinguerlo da quelli che facevano riferimento al segretario di Stato, Tarcisio Bertone, o ad altre aggregazioni.

Tra gli italiani spicca Angelo Scola, arcivescovo di Milano, 71 anni, teologo, voluto direttamente da Ratzinger alla guida della cattedra di Ambrogio (Bertone non era di questo parere), stimato a livello internazionale, sia in Europa che in Oriente, uomo di dialogo con paesi lontani e propugnatore del "meticciato" culturale. Il fatto che sia italiano, però, non assicurerebbe necessariamente i consensi dei connazionali, che al loro interno sono di diverso orientamenti. Tra gli italiani, poi, senz'altro in evidenza anche Gianfranco Ravasi, "ministro" della Cultura, 71 anni, molto conosciuto nel mondo. In Europa il nome forte è poi quello dell'arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, 68 anni, domenicano, allievo di Ratzinger, teologo, capo di una chiesa innovatrice e pugnace (anche se piccola e in continuità con la tradizione germanica appena conclusa) come quella austriaca, che ha contestato Roma nelle sue decisioni sui lefebvriani. A Scola lo lega la comune militanza nella rivista conciliare Communio, dove era anche Ratzinger, e l'attuale arcivescovo di Budapest, il cardinale Péter Erdo. Un altro ratzingeriano "forte" è Marc Ouellet (anche lui proveniente da Communio), canadese, da tre anni alla guida della potente congregazione dei vescovi.

In Sud America spicca l'arcivescovo di San Paolo del Brasile, Odilo Pedro Scherer, stimato nel Sacro Collegio, progressista. Molto noto anche il salesiano Oscar Rodriguaex Maradiaga, honduregno di 73 anni, collegato nel mondo grazie alla presidenza della Caritas International. Negli Usa, invece, brilla alta la stella di Timothy Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale americana, personalità molto forte, ma anche molto giovane, 63 anni: un conservatore che piace al mondo di twitter, ma che si deve scontrare con l'ostilità che incontrano gli Usa in Curia (per non parlare di quella del presidente Obama, che non vedrebbe di buon occhio l'elezione, si dice oltreoceano). Americano è anche Sean Patrick O'Malley, di Boston, 69 anni, cardinale-francescano molto popolare tra i progressisti.

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