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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 08:20.

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ROMA
«Orsi Giuseppe» e «Spagnolini Bruno» sono stati «corruttori» del «Maresciallo Tyagi Sashi, capo di Stato Maggiore dell'Indian Air Force dal 2004 al 2007». L'ordinanza del gip Luca Labianca riporta e sottolinea i passaggi del pubblico ministero Eugenio Fusco sul l'ad di Finmeccanica e il numero uno di Agusta Westland. Gli inquirenti ricostruiscono il viaggio della presunta tangente da 51 milioni girata sulla compravendita dei dodici elicotteri AW all'India. Ci sono intercettazioni, acquisizioni di documenti e, soprattutto, interrogatori. Il primo, esplosivo, è del 15 novembre 2011, con i pm di Napoli. Lorenzo Borgogni, direttore delle relazioni istituzionali della holding, messo alla porta da Orsi, consuma la sua vendetta. Fa luce sull'affare degli elicotteri. Svela i nomi di due intermediari, Cristian Mitchell e Guido Hashcke, con una provvigione di 41 milioni salita a 51. Somma che dovrebbe ritornare, in parte, al mittente. «Non Agusta, ad Orsi» spara Borgogni. Poi avverte: «Haschke sa tutto». È l'asso regalato alla procura e ai carabinieri del Noe guidati dal colonnello Sergio De Caprio: l'inchiesta decolla e vola. Il mediatore è un fiume in piena, si presenta spontaneamente ai pm il 13 novembre 2012, riempie i verbali di ammissioni, dettagli e riscontri. La tesi accusatoria, alla fine, è chiara: il capo di stato maggiore dell'aeronautica indiana è stato corrotto da Agusta perchè comprasse gli elicotteri italiani, il bando di gara è stato aggiustato a bella posta. L'attività di Hashcke e del suo socio Carlo Gerosa per l'appalto «è un dato di fatto incontrovertibile» dice il gip. Orsi e Spagnolini, aggiunge il giudice, «erano ben consci della natura dell'incarico affidato ad Haschke» ma anche «delle modalità con cui costui aveva operato in India». La sequenza delle puntate criminose viene mano a mano ricomposta. Il mediatore ha «informato Orsi sul rapporto privilegiato» relativo a «Tyagi Sashi», vertice dell'aviazione indiana, e sulla modifica del bando di gara per consentire la partecipazione di AW. Sapeva che «Orsi intendeva incontrare direttamente Tyagi, incontro che non avvenne per ragioni di carattere burocratico». Haschke accetta di «essere affiancato da un altro consulente imposto da Orsi» cioè «Cristian Mitchell con cui si accordava per una spartizione al 50% delle somme erogate» da Agusta «per l'attività di consulenza pari al 7% dell'intera commessa, accordo intercorso anche con Orsi». Spuntano «tramite società indiana e poi tunisina da lui stesso controllate, contratti di ingegneria con AW per dare giustificazione alle somme percepite come richiesto dallo stesso Orsi». Il gip però sottolinea che «tali contratti di ingegneria venivano valorizzati sulla base del 5% del valore della commessa di cui solo l'1,5% serviva per coprire i costi di tale copertura mentre il rimanente rappresentava il compenso per gli indiani e la retribuzione per lui e il socio Gerosa». Ma la vicenda si complica. Orsi e Spagnolini, dice Hashcke, nel 2011 gli comunicano che non intendono «rispettare il contratto di ingegneria» che la procura ritiene «necessario per giustificare» non solo i compensi ma anche «le tangenti alla famiglia Tyagi, in particolare a Tyagi Sashi». Il mediatore protesta, dice che ha assunto impegni con gli indiani e il suo socio. Poi spiega di essersi accordato con Mitchell, che avrebbe ridotto il suo compenso da 42 a 30 milioni. Spagnolini si dice contrario ma «da parte dei vertici di AW fu escogitato altro stratagemma per remunerare Mitchell». Lo stesso mediatore in un altro verbale conferma che, a parte i costi reali dell'1,5% per i contratti di ingegneria, «la restante parte è in realtà la suddetta provvigione mia e di Gerosa da ripartire con gli indiani nel seguente modo: il 60% alla famiglia Tyagi, 40% a me e Gerosa». Scrive il giudice per le indagini preliminari che il presunto «accordo corruttivo» si è svolto in questo modo: la famiglia Tyagi ha ricevuto «le somme pattuite» mentre «in concomitanza» avveniva il pagamento dei soldi per i «consulenti» e i loro «fittizi contratti stipulati». Un fiume di denaro fermatosi da poco: «L'ultima tranche versata da AW a Ids Tunisia» risale al 2012 «mentre il saldo di quanto pattuito dovrebbe aver luogo nel 2013». Spagnolini, a quanto pare, è già pronto a collaborare con gli inquirenti.
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I PERSONAGGI
Eugenio Fusco Pubblico Ministero
Le indagini del gip Labianca riportano i passaggi del pm Eugenio Fusco, che hanno portato all'arresto di Orsi e Spagnolini.
Lorenzo Borgogni Ex Dir. Rel. Esterne Finmeccanica
Borgogni, messo alla porta da Orsi, è all'origine delle rivelazioni sull'affare degli elicotteri
Bruno Spagnolini A.d. Agusta Westland
Assieme a Orsi, secondo l'accusa, Spagnolini avrebbe partecipato alle attività di corruzione internazionale

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