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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2013 alle ore 06:35.

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Negli ultimi vent'anni l'Italia è stata segnata dalla crisi del paradigma della grande impresa. Finmeccanica, che storicamente subisce le interferenze della politica e gli episodi di mala gestio di una dirigenza che si muove su mercati in cui le tangenti si chiamano mediazioni, rappresenta una delle ultime grandi strutture tecno-industriali del Paese.


L'arresto di Orsi e lo scandalo indiano scuotono dunque il corpo industriale di una realtà che, nella sua dimensione strategica e tecnologica, è insieme pervasivamente internazionalizzata e profondamente radicata nel paesaggio manifatturiero italiano.
Secondo R&S Mediobanca, su 185 stabilimenti produttivi sparsi in tutto il mondo, 75 si trovano in Italia. Giusto per citare i principali, Alenia Aeronautica produce strutture di velivoli da trasporto e da combattimento in Piemonte (a Torino), in Campania (a Nola e a Pomigliano d'Arco) e in Puglia (a Grottaglie, per i componenti). Agusta realizza elicotteri in Lombardia (a Cascina Costa di Samarate e a Vergiate) e in Puglia (a Brindisi). Nella difesa Oto Melara concepisce i suoi sistemi d'arma terrestri, navali e aereonautici in Lombardia (a Brescia) e in Liguria (a La Spezia). Selex Galileo - apparati spaziali e radar - è in Abruzzo (a Carsoli), in Friuli Venezia Giulia (a Ronchi dei Legionari) e nel Lazio (a Pomezia). La Whitehead Alenia Sistemi Subacquei fa siluri e sistemi per il combattimento sottomarino in Toscana (a Livorno) e in Campania (a Pozzuoli). Telespazio ha centri spaziali in Abruzzo (a Conca del Fucino), in Lombardia (a Gera Lario), in Sicilia (a Scanzano) e in Basilicata (a Matera).
Dunque, la cartina di Finmeccanica è sovrapponibile alla cartina del Paese. Sempre secondo R&S Mediobanca, i dipendenti sono 70.474 (dati 2011): 2.208 dirigenti, 50.070 fra impiegati e quadri e 18.196 fra operai e tecnici. In un'ottica consolidata di gruppo, il fatturato per dipendente è pari a 242mila euro, il costo del lavoro medio è di 65mila euro e il valore aggiunto netto espresso da ciascun lavoratore è di 76mila euro. In Italia Finmeccanica ha poco più di 40mila addetti. Su 17,318 miliardi di euro di fatturato netto registrato nel 2011, sono riferibili direttamente all'Italia 3,436 miliardi di euro. Peraltro, l'incidenza del nostro Paese sui ricavi è in flessione: l'anno scorso è stata pari al 19,84%, nel 2010 era del 20,27%, nel 2009 del 21,86% e nel 2008 del 25 per cento.
Con i suoi punti più avanzati - gli aerei da addestramento e gli elicotteri, i sistemi elettronici integrati per la difesa e le nicchie nei materiali tipo il carbonio nelle aereostrutture - e con il collegamento diretto fra fabbrica e innovazione, Finmeccanica costituisce una delle ossature produttive e una delle innervature tecnologiche che riannodano i fili dell'Italia manifatturiera.

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