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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 20:35.

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NAPOLI - Fallisce la terza gara per la vendita dei suoli di Bagnoli. Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte di acquisto dei lotti di suoli edificabili ricadenti nell'Area Tematica 2 della Variante al Pue di Coroglio-Bagnoli, è stata presentata una sola offerta. Questa, però, è stata ritenuta dalla commissione di gara «inidonea perché non rispondente ai requisiti previsti dal bando».

Omero Ambrogi, presidente della Stu Bagnolifutura ha commentato l'esito della gara non nascondendo l'amarezza: «Verifichiamo che permangono difficoltà che ancora non rendono pienamente appetibili i lotti messi in gara. Si deve però registrare che, a differenza di quanto è avvenuto in passato, vi sono state quattro manifestazioni di interesse e un'offerta ritenuta inidonea solo perché formulata con modalità non corrispondenti a quelle previste dal bando». Per Ambrogi «Le manifestazioni di interesse prima e l'offerta poi, stanno a dimostrare che pur in un contesto di crisi del mercato immobiliare, ci sono soggetti interessati che percepiscono la convenienza di investire nell'acquisto dei suoli posti in vendita».

Cosa chiedono le imprese? «In primo luogo i mercati vogliono chiarezza su procedure e rispetto dei tempi – dice Ambrogio Prezioso, vice presidente di InArch – non è ancora chiaro come saranno risolti i problemi legati alla bonifica e al porto. Sarebbe meglio – aggiunge – partire da un bando di progettazione internazionale che dia certezza sul contesto da creare e solo dopo passare alla vendita dei lotti, magari di minore estensione». «Avevamo valutato ancora non adatto il bando – dice Rudy Girardi, presidente dell'Associazione costruttori di Napoli – pensavamo che si dovesse chiarire la destinazione del contesto: difficile trovare investitori in queste condizioni».

Bagnolifutura non perde tempo e si impegna a «indire a giorni un nuovo bando di vendita che tenga conto delle residue criticità esistenti apportando ulteriori modifiche ai bandi precedenti». Si spera inoltre che il completamento delle opere in corso, la prossima apertura di quelle già completate e l'inizio dei lavori del primo lotto del Parco Urbano, costituiranno sicuramente ulteriori elementi di incentivazione per gli eventuali nuovi investitori.

Terza gara fallita: dopo due precedenti andate deserte.Era apparsa una vittoria il fatto che alla manifestazione d'interesse per acquistare i suoli della ex cittadella dell'acciaio di Bagnoli per costruirvi case, uffici e negozi, avessero risposto quattro raggruppamenti di imprese. Sono in vendita da tempo ormai quattro lotti di terreno (dell'area tematica 2 del Piano urbanistico esecutivo). Per il primo lotto era fissata una base d'asta di 20 milioni, per gli altri tre di 14 milioni ciascuno circa.

Eppure, la preparazione alla terza gara era stata lunga e complessa, avendo comportato modifiche al bando iniziale proprio per venire incontro alle esigenze delle imprese. Del resto, la vendita dei suoli sarebbe stata di vitale importanza per la Stu Bagnolifutura che versa in difficoltà finanziarie e nel 2012 è stata salvata dal fallimento solo grazie al conferimento di alcune strutture a servizio dell'area.

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