Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2013 alle ore 09:42.

My24
Angelino AlfanoAngelino Alfano

Il Pdl non ci sta e attacca le parole del capo dello Stato Giorgio Napolitano pronunciate dagli dagli Stati Uniti. «In Italia il prossimo leader di governo ed il prossimo Parlamento lo scelgono gli italiani. Oggi si è trattato di una visita programmata, noi crediamo che alla fine tutte queste cose qui non avranno alcuna influenza nella campagna elettorale perché gli italiani sono un popolo maturo, libero».

A dirlo il segretario del Pdl Angelino Alfano, segretario nazionale del Pdl, che ha lanciato con queste parole il suo affondo: «Ci sono stati in passato tentatavi di ingerenza e la nostra è una democrazia sovrana che non accetta ingerenze e quindi noi siamo assolutamente sereni ed anche ottimisti perché tutti i nostri sondaggi ci danno in recupero ed anche in sorpasso». «Con tutto il rispetto per il capo dello Stato, non condividiamo la sua difesa d'ufficio di Monti», ha aggiunto il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Il Pdl non ha digerito Napolitano quando ha detto di aver «deplorato» chi, dopo 13 mesi di sostegno al governo Monti, ora dà «giudizi liquidatori sulle sue scelte», trascurando che nel 2011 si era arrivati «sull'orlo del disastro di un vero e proprio collasso finanziario».

Le parole del capo dello Stato, tuttavia, sono state criticate anche dagli esponenti di Rivoluzione Civile: «Non si era mai visto – ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, candidato per la lista Rivoluzione civile – che un presidente della Repubblica, garante della regolarità e imparzialità delle elezioni politiche, si mettesse a tifare per uno dei candidati. Tra l'altro, nessuno dimentica che il professor Monti ha portato avanti provvedimenti iniqui che hanno colpito solo il ceto medio basso lasciando impunite ampie sacche di evasione e corruzione». «Il capo dello Stato, non contento di aver prodotto il governo Monti che ha fatto un disastro, adesso lo sponsorizza anche», ha aggiunto il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, candidato di Rivoluzione civile.

A difendere il capo dello Stato, i centristi e il Pd. «Quale fosse la situazione dell'Italia poco più di un anno fa e quale sia oggi è sotto gli occhi di tutti. Altrettanto chiaro chi ha sostenuto, anche in sede parlamentare, con piena corresponsabilità politica, le misure di governo che hanno rimesso l'Italia in carreggiata», ha detto Benedetto Della Vedova, candidato al Senato in Lombardia nella Lista Monti. Anche ieri, «a Washington, il presidente Napolitano ha dimostrato il suo senso dello Stato e una grande serietà istituzionale ricordando quanto, più di 14 mesi fa, fosse urgente e necessario un governo istituzionale per evitare che il Paese precipitasse nel baratro finanziario», ha aggiunto la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro.

Shopping24

Dai nostri archivi