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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2013 alle ore 20:19.

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Il confronto tra i candidati in tv al centro della campagna elettorale. Mentre Mario Monti esorta Bersani e Berlusconi a un confronto sui programmi davanti alle telecamere, Oscar Giannino, leader di Fare per fermare il declino, attacca: le forze politiche "classiche", i «partitosauri» che, afferma, non vogliono farci partecipare a questo eventuale faccia a faccia televisivo perché - è la conclusione di Giannino - ci temono.

L'appello agli elettori: dite ai leader di non rifiutare il confronto in tv
«Se non hanno paura di confrontarsi con noi - osserva il giornalista economico in una nota -, perché tutte le regie dei vecchi partiti, i "partitosauri" quali il Pd, il Pdl e l'innesto Montezemolo-Fini-Casini si sono messe d'accordo per evitarci?». Di qui, la conclusione di Giannino: «Rivolgo un appello diretto agli elettori di Grillo, Ingroia, Monti, Berlusconi e Bersani: dite ai vostri leader di non rifiutare il confronto in tv, la comparazione e la concorrenza tra le idee non é mai un esercizio inutile. Chi vuole farvi votare al buio, ha evidentemente qualcosa da nascondere», conclude Giannino.

Voti sottratti? Giannino: «Gente libera di scegliere»
Il giornalista torna poi sugli attacchi di Silvio Berlusconi. In più di una occasione il Cavaliere ha invitato a «non votare Giannino». L'ultima critica è arrivata oggi, in un'intervista a Tgcom 24: «Ci sono voti dannosi e sbagliati come quello a Giannino, che è un liberale doc - ha affermato Berlusconi -. I dieci punti del suo programma sono tutti nel nostro più ampio programma. Gli avevo proposto di venire con noi, lui è andato per la sua strada, mi ha chiamato Guitto, io ho detto, e lo confermo, che è uno fuori di testa. Tutti i voti dati a lui saranno sottratti ai moderati».

In un'intervista al TG3 Giannino replica: «Noi non ci riconosciamo nel programma di centrodestra e nemmeno in quello di Bersani e nemmeno nel centro di Monti». «I voti non sono sottratti - ricorda ancora Giannino -, la gente e libera di dare il voto a chi vuole». Quanto all'ipotesi di una collaborazione con Grillo in Parlamento, il leader di Fare per fermare il declino aggiunge: «Sicuramente su temi come la trasparenza, l'abbattimento del numero dei parlamentari. Io propongo la diretta web del Consiglio dei ministri. Sull'economia no».

«In Lombardia gli elettori votino noi»
«In Lombardia - ricorda ancora Giannino - gli elettori avranno tre schede, una per la Camera, una per il Senato e una per la Regione in tutte e tre chiediamo di dare il voto a Fare per fermare il declino. Entreremo in Consiglio regionale ed appoggeremo solo i provvedimenti che riterremo meno lontani».

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