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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2013 alle ore 16:02.

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Luigi Zingales (Imago)Luigi Zingales (Imago)

L'economista Luigi Zingales si dimette da "Fare per Fermare il Declino", il movimento politico in corsa per elezioni di domenica creato da Oscar Giannino. Disaccordo con le proposte di Fare? Niente affatto, spiega Zingales con un annuncio via Facebook. «Sono fiero della campagna elettorale che è stata fatta e ringrazio Oscar Giannino; Michele Boldrin e tutti quanti per l'enorme sforzo che vi hanno dedicato». Il punto, e non è poco, riguarda la credibilità del leader del movimento: Giannino in un'intervista a RepubblicaTv si è attribuito un master a Chicago che in realtà, per sua stessa ammissione, non ha conseguito.

Fatto grave «per un partito che predica la meritocrazia»
«I fatti sono i seguenti - spiega Zingales -. Quattro giorni fa, per caso, ho scoperto che Oscar Giannino ha mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un Master alla mia università anche se non era vero. Anche la sua biografia presso l'Istituto Bruno Leoni ora prontamente rimossa riportava credenziali accademiche molto specifiche e, a quanto mi risulta, false. Questo è un fatto grave, soprattutto per un partito che predica la meritocrazia, la trasparenza, e l'onestà».

La replica del giornalista: «Tutto un equivoco»
Per il giornalista Giannino la decisione di Zingales sarebbe il frutto di un equivoco: «Mai preso un master alla Chicago Booth», ha spiegato infatti nel corso di un incontro elettorale a a Matera. «Mi hanno detto - ha commentato Giannino - che in rete c'è una cosa che gira su un mio presunto master alla Chicago Booth. Vorrei chiarire che su questo c'è un equivoco. Io il master non l'ho preso alla Chicago Booth. Sono andato a Chicago a studiare l'inglese e così via. Bastava chiederlo e avrei risposto. Lo chiarisco perché - ha aggiunto - in rete c'è una cosa che monta. Luigi Zingales insegna alla Chicago Booth, mi è capitato di parlarci ed è uno dei nostri fondatori. Insegna lì. Io sono stato a Chicago da giovane a studiare e - ha concluso - non ho preso il master alla Chicago Booth».

Le ulteriori precisazioni di Giannino via Facebook
A stretto giro, Giannino pubblica poi un post sul suo profilo Facebook per ribadire quanto dichiarato poco prima alle agenzie e per sottolineare come la sua spiegazione, «a quattro giorni dalla fine della campagna elettorale», non sia bastata a Zingales. In effetti, ammette il giornalista, «da quanto ho detto a Repubblica si capiva il contrario. Quindi, chiarire era necessario in pubblico, sostiene Luigi. Ed è una piccola prova di quello che Fare riserverà all'Italia. Cominciando da me, come - ripeto - è giusto. Sono da decenni giornalista, non ho mai usato presunti titoli accademici - che non ho - per carriere che non mi competono. Lavoro da quando sono giovane, sotto gli occhi di tutti. Quanto so l'ho studiato per i fatti miei - vale anche per gli altri titoli che mi vengono attribuiti in rete - continuo a farlo ogni giorno, ed è ciò che dato forza a quel che ho fatto scritto e detto sotto gli occhi di tutti. Ora gambe in spalla, e occupiamoci di raggiungere il risultato che è a portata di mano».

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