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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2013 alle ore 15:43.

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A pochi giorni dalle politiche, il leader di Fare per fermare il declino, il giornalista economico Oscar Giannino, prospetta l'ipotesi di un passo indietro. Sullo sfondo, la decisione dell'economista Luigi Zingales, uno dei promotori della sua lista, di "tirarsi fuori" dopo la scoperta che Giannino non ha frequentato - come risultava dal suo cv - un master alla Booth University di Chicago, la prestigiosa università dove insegna lo stesso Zingales.

Giannino: «Spero che Zingales ci ripensi»
«Abbiamo convocato la direzione nazionale domani, per valutare ulteriormente questa vicenda che é di ostacolo al nostro volo e che é fonte per me di grande amarezza», ha affermato Giannino nella conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio. «Questa grave, cattiva interpretazione delle mie parole ha provocato l'addio di Zingales. Io spero che ci ripensi, anche se le mie scuse finora non hanno sortito effetti. La direzione potrebbe chiedere anche dei passi indietro e, se questa fosse la risoluzione della direzione, io la farei mia», ha aggiunto. Il giornalista economico ha ammesso: «È un grave incidente, a quattro giorni dalle elezioni». Intervistato in serata da Enrico Mentana al TgLa7, Giannino ha detto: «Domani mi presenterò alla direzione come dimissionario e tanto voglio che la trasparenza sia un impegno per tutti che mi presenterò dicendo che se sarò eletto, se voi siete d'accordo, rinuncio al seggio».

Zingales: «Non voglio speculare su questa vicenda, molto triste»
«Non voglio speculare su questa vicenda, che é molto triste». Con queste parole il professore Luigi Zingales ha commentato da Chicago, con il Corriere.it, il "caso Giannino", e la sua disponibilità a fare un passo
indietro dopo il master in Usa "fantasma". «Ho detto tutto quello che dovevo dire e, come ho già spiegato chiaramente nella lettera, mi sono dimesso perché una bugia in tv rompe il legame di fiducia tra rappresentanti politici e cittadini. Perciò non ho voglia di dire altro».

«Chiedo scusa a tutti»
«Chiedo scusa ai nostri elettori. Il mio è stato un errore gravissimo - ha affermato Giannino in conferenza stampa -. Chiedo scusa a tutti. La linea di chiarezza che vogliamo portare avanti è netta e mi sono assunto tutte le responsabilità». Giannino ha spiegato di aver frequentato a Chicago negli anni '90 delle lezioni di inglese tecnico-economico con un insegnante privato. «Mi sono state attribuite online lauree e master a Chicago e il mio gravissimo errore è stato non essermene accorto. La discussione su questi titoli su Wikipedia andava avanti da tempo, ma io non uso Wikipedia e non me ne ero accorto. L'equivoco è nato perchè io sono stato più volte a Chicago e perchè la mia scuola economica di riferimento è quella. Anche il curriculum sbagliato sul sito dell'istituto Bruno Leoni è dovuto ad un giovane stagista che ha preso e messo dentro quanto trovato su Wikipedia».

«Sono disposto a sparire nel nulla»
Quanto all'uscita di Zingales dal partito, Giannino ha detto: «non faccio illazioni. Non so perchè ha detto questa cosa a quattro giorni dalle elezioni, spero che ci ripensi. La cosa che mi fa stare peggio è la sofferenza e l'amarezza che ho provocato nella comunità dei nostri sostenitori - ha proseguito Giannino -. Se la mia credibilità totale offusca quella di Fare, la mia credibilità si separa da Fare. Sono disposto a sparire nel nulla». La vicenda, secondo Giannino, «è una testimonianza importante. Se cominciamo da casa nostra a fare chiarezza a quattro giorni dal voto, vuol dire che non ci fermeremo davanti a niente».

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