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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2013 alle ore 12:40.

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Il fenomeno della corruzione, oggi, é più grave persino rispetto ai tempi di Tangentopoli. Questa l'opinione del procuratore regionale lombardo, Antonio Caruso, espressa durante la sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti a Milano. Secondo Caruso, infatti, «la piaga della corruzione, ben più grave rispetto a
20 anni fa, si é ormai annidata nel profondo del tessuto sociale e costituisce un'intollerabile distorsione del sistema».

Gli episodi corruttivi e gli illeciti contro la pubblica amministrazione, spiega il procuratore, «sono divenuti ormai quasi una costante di ogni tipo di illegalità, alcuni anche collegati alla criminalità organizzata». Caruso, quindi, conclude: «Il maggior prodotto della corruzione é soprattutto quello etico e civile, perché alimenta una mentalità sociale sempre più incline a considerare lo spazio pubblico come preda degli interessi personali».

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