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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 13:30.

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La Procura di Grosseto ha chiesto al gup Pietro Molino il rinvio a giudizio per il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio, abbandono di nave.
Schettino deve anche rispondere dei reati di abbandono di persone incapaci e mancata collaborazione con l'autorità marittima. «Non può non sottolinearsi la smisurata responsabilità di Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell'emergenza, conclusasi con l'abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate a bordo»: è questo il commento del procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio dopo aver chiesto il processo per Schettino ed altri indagati.

Con Schettino rispondono: di naufragio colposo, Ciro Ambrosio, Jacob Rusli Bin e Silvia Coronica; di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime gli stessi Coronica, Rusli Bin, Ambrosio (tutti in plancia con lui al momento dell'urto con gli scogli del Giglio) più Giampedroni e Ferrarini; di mancata collaborazione con l'autorità marittima, Ambrosio e Ferrarini.

Per avvisare le parti offese del naufragio della Costa Concordia, la Procura grossetana utilizzerà un video su YouTube, informando di aver chiesto l'archiviazione al gip per alcuni ufficiali a bordo. Chiesto anche di archiviare a Schettino l'accusa di distruzione dell'habitat naturale.

La procura di Grosseto ha trasmesso al gip la richiesta di patteggiamento fatta da Costa Crociere spa per illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione delle norme antinfortunistiche. Il patteggiamento può valere la pena di un milione di euro.


Il gip: Schettino potrà andare nelle Marche per un colloquio di lavoro
Il gip di Grosseto Valeria Montesarchio autorizza il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, a lasciare Meta di Sorrento (Napoli) per recarsi a Numana (Ancona) per un colloquio di lavoro. Ma è improbabile che approfitti dei tre giorni concessigli nella prossima settimana dopo il clamore mediatico e le polemiche suscitate dall'accostamento della sua figura con la splendida località turistica della Riviera del Conero.
Il comandante ora sotto processo in Toscana per la tragedia dell'Isola del Giglio e che deve osservare un obbligo di dimora nel suo comune di residenza, avrebbe dovuto svolgere un sopralluogo in un residence presso Numana per una consulenza basata sulla sua esperienza di comandante di navi da crociera. Ma i contatti con un imprenditore del luogo e Schettino hanno suscitato un vespaio di critiche e dichiarazioni infuocate da parte di rappresentanti istituzionali e associazioni. Lo stesso Schettino nei giorni scorsi aveva manifestare un certo ripensamento («troppo rumore intorno ad una stupidaggine»), quando ormai i suoi legali avevano già depositato la richiesta alla cancelleria del gip di Grosseto, che ora ha detto sì. Ora sarebbe, sempre secondo i suoi legali, indeciso se compiere questa trasferta di lavoro nelle Marche.

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